“Tetta Maledetta” è il nuovo singolo della Croce Atroce: il brano è disponibile in radio e online su tutte le piattaforme digitali
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DJ e produttore italiano, Sergio Wow! debutta nei 2000 con la band electroclash The Magicake. Negli anni scrive e produce tracce che dimostrano il suo eclettismo sia musicale che di performer, dando vita a numerosi progetti anche solisti che trovano spazio nei più conosciuti spazi e club underground italiani e non. Sergio Wow! veste di pelle e parla del mondo gay senza peli sulla lingua, trovando la sua forza in un immaginario senza censure e vivendo nel buio di una darkroom in cui si fanno spazio luci strobo Techno e Pop.
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Enrico Bernes (Erik Deep – IG: @erik_deep)
DJ professionista da trent’anni, cavalca le consolle dei grandi locali di massa nei 90s, per poi abbandonarle a favore dei club underground di Milano, con l’arrivo dei 2000. Modellando il suo gusto dalla musica dance commerciale all’elettronica alternativa, trova il suo giusto mezzo con l’arrivo del Toilet Club. Da questo momento in poi, i suoi set sono modulati dal riscontro della pista e dal suo carattere imprevedibile capace di sorprenderla. In “Alda Merinos” si è occupato degli arrangiamenti.
Simone Facchinetti (La Croce – IG: @croceatroce)
Da lunedì a venerdì è un grafico e si occupa di comunicazione ed editoria. Col suo amico e collega Andrea, fonda uno studio di graphic design a Bergamo più di quindici anni fa, tutt’oggi operativo. Nel weekend si occupa del Toilet e diventa la Croce, quella drag fuori dagli schemi non tanto per volontà, quando per il fatto che non è capace, per questione di abilità tecnica, di assecondarli. In “Alda Merinos” si è occupato della scrittura dei testi.
Stefano Selmo (LoZelmo – IG: @lozelmo)
Nella vita vende pop corn in un cinema ed è DJ professionista: due lavori entrambi minati dal Covid (che culo vero?). Deus ex machina del rinnovamento del Toilet Club (che già esisteva prima dell’avvento di questi tre), inizia a lavorare dietro la consolle grazie all’amicizia con Erik Deep. Il suo genere è sempre stato il PuttanPop, raffinato però dalle proposte alternative e Indie che hanno popolato fortunatamente il genere nel corso del tempo. In “Alda Merinos” si è occupato della scrittura della musica.
IL PROGETTO:
Il disco “Alda Merinos” nasce a gennaio 2021. Pensato subito dopo Capodanno una sera davanti a un vino, scritto e suonato nel giro di due settimane, trova l’epilogo del suo concepimento a metà febbraio, dopo qualche giorno di pausa di riflessione. Grazie alla parlantina della Croce (Simone Facchinetti), all’abilità tecnica de LoZelmo (Stefano Selmo) e alla cultura musicale di Erik Deep (Enrico Bernes) e dello stesso Zelmo, sono state create di getto 23 tracce che, senza un attimo di respiro, sono state elaborate, ordinate e ottimizzate in funzione di uno storytelling sensato e rivolto alla LGBTQ+ community e alleat*.
La realizzazione è partita dalla scrittura delle parole e delle musiche, in parallelo, senza associazione tra le due. Si è passati poi all’attribuzione di mood pezzo per pezzo, alla registrazione demo delle parole a ritmo, e all’abbinamento e ottimizzazioni delle basi alle parole “cantate”. La fase successiva è stata quella della revisione della struttura dei pezzi, della riregistrazione delle parole, seguita dall’equalizzazione, dall’inserimento di alcuni dettagli sonori, dal mixing e dal mastering. Rappresentante eletta di “Alda Merinos” è la Croce Atroce, drag del Toilet e co-autrice del disco. In realtà questa per noi è solo una formalità, l’album appartiene a tutt*.
Perché il titolo “Alda Merinos”? Per dare tributo ad una grande poetessa (Alda Merini, appunto), perché la forma dei testi prima della loro messa in musica era quella della poesia (forzata e “ignorante”, l’opposto di quella di Alda), perché nel mondo drag che vogliamo un po’ rappresentare, è consuetudine denominare personaggi usando nomi propri di gente celebre, storpiandoli, non per prenderli in giro (anzi, al contrario, per renderne omaggio) bensì per perculare noi stess* (riappropriandoci di quello scherno che spesso il mondo esterno tende ad attribuirci).