Sondaggi politici: ascesa inarrestabile di Fratelli d’Italia che raggiunge il 19,7% e stacca il Pd (18,6%). La Lega resta primo partito con il 21%
L’ascesa di Fratelli d’Italia non si arresta e, conquistando ancora piccoli punti in percentuale, si riconferma il secondo partito dopo la Lega. E’ quanto rileva Monitor Italia, il sondaggio realizzato da Tecnè con Agenzia Dire (www.dire.it), con interviste effettuate il 4 giugno su un campione di mille casi.
DRAGHI IL PIÙ APPREZZATO COL 58%, IN 7 GIORNI 4 PUNTI
La politica delle riaperture in sicurezza e del ritorno graduale alle zone bianche, con il superamento del coprifuoco, paga in termini di consenso. Sale di ben quattro punti percentuali, rispetto alla scorsa settimana, il consenso di Mario Draghi. In sette giorni il premier ha guadagnato un +3,9% ottenendo il 58,0% dei giudizi positivi.
L’ultimo per gradimento nella classifica resta invece Matteo Renzi, che perde uno 0,1% passando dal 10,2% al 10,1% nell’ultima settimana. Per quanto riguarda gli altri, Giorgia Meloni (+0,3%)al secondo posto con il 42,8%. Sul podio dei primi tre Giuseppe Conte che segue con il 38,5% (-0,3%). Riguadagna leggermente Matteo Salvini al 32,1% (+0,1%). Enrico Letta scende al 29,1% con un -0,1% rispetto a una settimana fa.
In crescita Berlusconi (+0,1%), ora al 29,0%, e Roberto Speranza (+1,4%) al 23,4%. Quindi Emma Bonino (-0,3%) al 19,2%, Carlo Calenda (+0,5%) al 18,6%. Ultimo, come detto sopra, ancora Matteo Renzi (-0,1%) al 10,1%.
Tornando al premier, dunque continua la crescita dopo la caduta di fiducia di 10 punti percentuali registrata nei due mesi e mezzo successivi al giuramento del Governo.
Il 13 febbraio Draghi riscuoteva il 61% di giudizi positivi dagli italiani, una percentuale salita al 61,4% sei giorni dopo, il 19 febbraio. E si attestava al 60% nei giorni successivi per poi tornare poco sopra al 61% nei primi giorni di marzo. Poi, il declino: dal 12 marzo al 30 aprile Draghi ha perso 9,7 punti percentuali. A maggio la lenta risalita che lo ha portato al 54,1% di fiducia il 28 dello scorso mese fino al 58% di adesso.
FIDUCIA NEL GOVERNO SALE AL 48,6% (+2,6)
La fiducia nel Governo, presieduto da Mario Draghi, sale al 48,6% (un +2,6% in sette giorni). Non ha fiducia il 42,5%. Non sa l’8,9%.
Il Borsino dell’esecutivo mostra un trend in leggera crescita dopo l’inizio della caduta verticale dei consensi iniziata il 26 marzo quando, in una settimana, perse 3 punti percentuali passando dal 57,4% (del 19 marzo) al 54,2%.
Il giorno del giuramento, il 13 febbraio, l’esecutivo di ‘salvezza nazionale’ registrava un fiducia al 58,4%, che è aumentata al 59% la settimana successiva. Poi la discesca, fino al 45,1%, il punto più basso, toccato il 14 maggio. Adesso la risalita al 46% il 28 maggio e ora, una settimana dopo, al 48,6%.