Neanche il tempo di gioire per il ritorno al successo in Serie A dopo 11 anni di digiuno che subito il popolo nerazzurro è ricaduto in una profonda depressione sportiva. La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno, ma ora è ufficiale: le strade dell’Inter e di Antonio Conte si separano.
Conte ha il merito di aver riportato lo scudetto a Milano dopo 11 anni
In questi due anni l’Inter di Conte ha vissuto degli alti e dei bassi. Tra i bassi ci sono sicuramente la finale di Europa League persa l’anno scorso contro il Siviglia e l’eliminazione ai gironi di Champions League patita nel corso di questa stagione, mentre tra gli alti c’è il secondo posto ottenuto in rimonta l’anno passato e la vittoria del scudetto di quest’anno, giunta all’esito di una cavalcata trionfale. Al tecnico salentino va riconosciuto il merito di aver dato credibilità a un progetto tecnico che dopo la gestione di Luciano Spalletti sembrava essere giunto a compimento e che, invece, si è rivelato la base su cui ricostruire la nuova Inter, che può ora fare affidamento su Bastoni, a tutti gli effetti uno dei migliori difensori d’Europa, su Nicolò Barella, per molti il miglior centrocampista del campionato e, soprattutto, sulla coppia d’attacco formata da Lukaku e Lautaro che è una delle meglio assortite del calcio europeo. Dando uno sguardo alle notizie sportive dell’ultima ora, scopriamo poi che proprio in queste ore è giunta l’ufficialità che il prossimo allenatore dei nerazzurri sarà Simone Inzaghi, con il tecnico piacentino che lascia la Lazio dopo cinque anni ricchi di soddisfazioni.
Le ragioni sottese al divorzio
Non è passata neanche una settimana dalla celebrazione della festa organizzata dalle Lega Serie A per la vittoria dello scudetto dell’Inter ed ecco che in casa dei nerazzurri si è consumato l’ennesimo dramma sportivo. Dopo un incontro durato alcune ore con il presidente Zhang, le parti sono giunte a un accordo e alla decisione di porre fine al rapporto di collaborazione nato due stagioni fa. A pesare sulla scelta di Conte c’è la decisione della presidenza di dare una frenata al piano di investimenti portato avanti in questi anni e di vendere qualche pezzo pregiato della rosa per risanare le casse del club che versano in una situazione di grande difficoltà. Resta solo da capire quali saranno i calciatori che potrebbero essere sacrificati per far quadrare i bilanci, anche se tenuto conto della situazione di difficoltà in cui versa il calcio mondiale difficilmente assisteremo a operazioni clamorose. La soluzione preferibile al momento sembrerebbe risiedere nel cedere pedine di secondaria importanza e attendere giorni migliori per la cessione dei top player, con la consapevolezza di poter giocare nuovamente un ruolo da protagonista nella prossima stagione sia in Europa che in Serie A.
Senza Conte, l’Inter cambierà nuovamente volto ma questo divorzio sembra essere l’inevitabile epilogo di una storia che è stata travagliata sin dai primi giorni.