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Epatite C: antivirali pangenotipici efficaci su genotipo misto

Epatite C in pazienti con carcinoma epatocellulare: secondo i risultati di una nuova analisi, raggiungere la risposta virologica sostenuta è fattibile

Le combinazioni pangenotipiche a dose fissa sono efficaci e sicure come terapia per l’infezione da HCV di genotipo misto

Uno studio pubblicato real world su Journal of Gastroenterology and Hepatology ha evidenziato che le combinazioni pangenotipiche a dose fissa di glecaprevir/pibrentasvir e sofosbuvir/velpatasvir sono efficaci e sicure come terapia per l’infezione da HCV di genotipo misto. Questo risultato sostiene anche la semplificazione dei programmi di eliminazione dell’HCV saltando la genotipizzazione prima dell’inizio della terapia.

La determinazione dei genotipi di HCV era essenziale nell’era delle terapie genotipo-specifiche con azione diretta a base di interferone e di agenti antivirali diretti di prima generazione (DAA) perché la scelta del regime terapeutico, la durata del trattamento e le percentuali di guarigione erano in gran parte dipendenti dai genotipi e dai sottotipi di HCV.

La presenza di infezione da HCV di genotipo misto ha presentato un’altra sfida perché la terapia anti-HCV può fallire fino a un terzo dei pazienti con più di un genotipo.

La coesistenza di più ceppi di HCV geneticamente distinti in pazienti infetti, riferita come infezione da genotipo misto, generalmente deriva da coinfezione o superinfezione in popolazioni ad alto rischio, in particolare in coloro che si iniettano droghe e uomini che fanno sesso con altri uomini con coinfezione da HIV.

Nella popolazione generale, la prevalenza di infezione da genotipo HCV misto è stata stimata essere bassa
La crescente disponibilità di DAA pangenotipici ha semplificato la terapia per l’HCV con tassi di risposta virologica sostenuta (SVR) eccellenti indipendentemente dal genotipo.

Tuttavia, i dati sul trattamento DAA pangenotipico per l’infezione da HCV di genotipo misto sono scarsi.

Questo studio di coorte retrospettivo, condotto in un unico sito, ha analizza tutti i pazienti con infezioni di genotipo HCV misto trattate con i seguenti DAA: glecaprevir/pibrentasvir (GLE/PIB) e sofosbuvir/velpatasvir (SOF/VEL) che sono efficaci contro tutti i genotipi del virus dell’epatite C.

Glecaprevir (GLE) è un inibitore della proteasi NS3/4A e pibrentasvir (PIB) è un potente inibitore NS5A di nuova generazione con attività pangenotipica. La combinazione a dose fissa di GLE/PIB viene assunta al dosaggio di 100/40 mg.

Sofosbuvir (SOF) è un analogo nucleotidico pirimidinico mirato al fegato con potenza pangenotipica che funge da terminatore di catena inibendo l’attività della RNA polimerasi dell’HCV e specificamente la proteina non strutturale 5B (NS5B). Velpatasvir (VEL) è un inibitore dell’NS5A con attività antivirale pangenotipica. La combinazione a dose fissa di SOF/VEL viene assunta al dosaggio 400/100 mg.

L’analisi è stata condotta da agosto 2018 ad agosto 2020 presso il Chiayi Chang Gung Memorial Hospital, Taiwan.
L’endpoint primario dello studio era la risposta virologica sostenuta (SVR) 12 settimane dopo l’interruzione del trattamento. Gli autori hanno segnalato anche gli eventuali eventi avversi (EA).

Un totale di 108 pazienti con infezioni miste di due o tre genotipi (1a, 1b, 2, 3 e 6) hanno ricevuto DAA pangenotipici durante il periodo di studio.
Un totale di 67 pazienti ha ricevuto GLE/PIB e 41 hanno ricevuto SOF/VEL.
L’analisi della popolazione valutabile ha rivelato tassi di SVR del 94% (63/67) e 95,1% (39/41) per la terapia GLE/PIB e SOF/VEL, rispettivamente, e l’analisi per-protocol ha rivelato una SVR del 100% per entrambi i regimi.

Quattro pazienti nel gruppo GLE/PIB e due pazienti nel SOF/VEL sono stati persi al follow-up. Gli eventi avversi più comuni per la terapia GLE/PIB rispetto a SOF/VEL includevano prurito (14,9% vs 2,4%), affaticamento (6,0% vs 7,3%), fastidio addominale (4,5% vs 7,3%) e reflusso acido (3,0% vs 4,9%).

Sono state evidenziate significative anomalie di laboratorio in tre pazienti con bilirubina elevata (>1,5 i livelli normali) nel gruppo GLE/PIB. Nessuno degli eventi avversi di cui sopra ha comportato l’interruzione del DAA.

In conclusione, i DAA pangenotipici sono ben tollerati e producono alti tassi di SVR nei pazienti con infezione da HCV di genotipo misto.
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Yuan-Jie Ding et al., Pangenotypic direct-acting antiviral agents for mixed genotype hepatitis C infection: A real-world effectiveness analysis. J Gastroenterol Hepatol. 2021 May 12. doi: 10.1111/jgh.15546.

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