Bristol-Myers Squibb ha acquisito una licenza globale esclusiva per il programma di anticorpi bispecifici anti-TIGIT denominato AGEN1777
Bristol-Myers Squibb ha accettato di pagare 200 milioni di dollari in anticipo per acquisire una licenza globale esclusiva per il programma di anticorpi bispecifici anti-TIGIT denominato AGEN1777 e sviluppato dalla biotech Usa Agenus e un secondo obiettivo non rivelato. L’accordo include anche fino a 1,36 miliardi di dollari in milestones di sviluppo, regolatorie e commerciali, oltre a royalties a due cifre sulle vendite nette del prodotto.
Attualmente in fase avanzata di sviluppo preclinico, AGEN1777 è un anticorpo potenziato con Fc progettato per colpire i principali recettori inibitori espressi sulle cellule T e NK per migliorare l’attività antitumorale. Secondo le aziende, questo approccio ha mostrato “un potenziale significativo” in modelli di tumore dove gli anticorpi monospecifici anti-PD-1 o anti-TIGIT da soli sono stati inefficaci.
“Il meccanismo d’azione differenziato di AGEN1777 fornisce il potenziale per una potente attività antitumorale, catalizzando la nostra strategia clinica TIGIT”, ha commentato Debbie Law, capo del Tumour Microenvironment Thematic Research Center di Bristol Myers Squibb. La casa farmaceutica sta già sviluppando l’anticorpo monoclonale anti-TIGIT BMS-986207 da usare da solo e in combinazioni di immunoterapia con Opdivo (nivolumab) e con Opdivo più Yervoy (ipilimumab).
Agenus ha recentemente indicato che AGEN1777 entrerà nei test clinici con uno studio di fase I che partirà nel terzo trimestre dell’anno. Bristol Myers Squibb fa sapere che intende far progredire AGEN1777 nell’immuno-oncologia per indicazioni tumorali “ad alta priorità”, tra cui il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), e si assumerà la responsabilità esclusiva dello sviluppo e di qualsiasi successiva attività di marketing per AGEN1777 e prodotti correlati.
Agenus ha l’opzione di condurre i propri studi clinici secondo l’accordo, così come gli studi di combinazione con alcune delle sue altre attività, e di co-promuovere AGEN1777 negli Stati Uniti.
Cos’è il TIGIT
TIGIT è un regolatore delle risposte immunitarie innate e adattative che come altri recettori inibitori, quali CTLA-4 e PD-1, svolge un ruolo critico nel mantenere l’omeostasi immunitaria smorzando le risposte delle cellule T. Di recente, il recettore coinibitorio TIGIT (T cell Ig and ITIM domain) ha dimostrato di svolgere un ruolo importante nella modulazione delle risposte immunitarie nel contesto dell’autoimmunità e del cancro.
TIGIT è un particolare recettore della categoria dei checkpoint immunitari (il cui più celebre esponente è il PD-1) che si trova sui linfociti T CD4+ e CD8+, e sulle cellule NK. TIGIT è un recettore inibitorio e ciò significa che quando è stimolato, la funzione delle cellule NK nel controllo di tumori e infezioni può diminuire. Il ruolo di TIGIT è stato studiato molto nell’ambito dei tumori e si è visto che bloccando TIGIT si può aumentare la capacità delle cellule NK di uccidere le cellule tumorali. Diversi studi clinici in corso stanno indagando l’utilità di bloccare TIGIT (e altri recettori) nella cura di diversi tipi di tumore.
Dal punto di vista fisiologico, Tigit riveste un ruolo importante nel regolare il funzionamento del sistema immunitario, evitando risposte eccessive. Alcuni tumori, però, sfruttano questo meccanismo a loro vantaggio: mediante una proteina presente sulla loro superficie, si legano a Tigit e portano ad una sua attivazione abnorme. Così facendo, le cellule tumorali mettono un freno al nostro sistema immunitario. Di qui l’utilità di bloccare il Tigit per cercare di ottenere una risposta antitumorale.
TIGIT, un checkpoint immunitario emergente
Lo scorso anno, Gilead Sciences ha forgiato una partnership a lungo termine per co-sviluppare immunoterapie per il cancro di prossima generazione dalla pipeline di Arcus Biosciences, che include l’anticorpo anti-TIGIT AB154.
Anche Roche sta sviluppando la terapia anti-TIGIT tiragolumab, e al meeting dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) dello scorso anno ha riportato dati positivi di risposta obiettiva di fase II in combinazione con il suo inibitore di PD-L1 Tecentriq (atezolizumab). MSD ha già indicato i piani per far avanzare il suo anticorpo anti-TIGIT vibostolimab nei test di Fase III per il NSCLC nella prima metà di quest’anno.
Anche Bristol aveva già il suo MAb anti-Tigit, BMS-986207, attualmente in fase 1/2. Una volta che i primi dati sul farmaco saranno disponibili l’anno prossimo diventerà evidente perché l’azienda ha sentito il bisogno di cercare un backup.