Artrite reumatoide: filgotinib efficace dopo 4 anni


Artrite reumatoide: il trattamento con filgotinib da solo o in combinazione con MTX si associa con miglioramenti dei pazienti fino a 4 anni

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Il trattamento con filgotinib, inibitore preferenziale di Jak1, da solo o in combinazione con MTX, è ben tollerato e si associa con miglioramenti promettenti degli outcome legati all’artrite reumatoide (AR) fino a 4 anni. Queste le conclusioni positive provenienti dalla fase di estensione in aperto di due trial clinici di fase 2, recentemente pubblicate sulla rivista The Journal of Rheumatology che, sostanzialmente, confermano l’ottimo profilo di tollerabilità e di efficacia del farmaco anche nel lungo termine.

Razionale e disegno dello studio
FIlgotinib è un inibitore preferenziale di Jak1, approvato un Ue e Giappone per il trattamento dell’AR ed è attualmente utilizzato in altri trial clinici per il trattamento di altre patologie croniche infiammatorie.

In due trial precedentemente condotti di fase 2 (DARWIN 1 e 2), filgotinib, da solo in monoterapia o in associazione a MTX, si era dimostrato in grado di trattare efficacemente l’AR.

L’obiettivo dello studio DARWIN 3, appena pubblicato, è stato quello di confermare l’efficacia e la sicurezza d’impiego del farmaco fino a 4 anni.

DARWIN 3 rappresenta la fase di estensione in aperto degli studi DARWIN 1 e 2, costituita di pazienti che, giunti al termine del trial originario, hanno dato la loro adesione a proseguire il trattamento assegnato fino a 4 anni. Nello specifico, sono stati inclusi nello studio DARWIN 3 739 pazienti con AR che avevano portato a termine le 24 settimane di osservazione/trattamento previste nei trial DARWIN 1 e 2.

Lo studio DARWIN 1 aveva valutato il trattamento dell’AR con la combinazione filgotinib-MTX, mentre il DARWIN 2 quello della monoterapia con l’inibitore preferenziale di Jak1.
Nello studio DARWIN 3, i partecipanti erano stati sottoposti a trattamento giornaliero con 200 mg di filgotinib, anche se, su espressa richiesta dell’ente regolatorio Usa, 15 pazienti di sesso maschile sono stati trattati con una dose ridotta del farmaco (100 mg).

I ricercatori hanno condotto analisi di safety e, al contempo, valutato l’efficacia sulla base delle risposte ACR20/50/70 nei trial originari.

Più della metà (59,5%) dei pazienti dello studio era stata sottoposta, da protocollo, ad almeno 4 anni di trattamento con filgotinib. In realtà, la durata media di esposizione al trattamento con filgotinib è stata pari a 3,55 anni per quelli sottoposti a terapia di combinazione con MTX e a 3,38 anni per quelli sottoposti a monoterapia con l’inibitore preferenziale di Jak1.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che il tasso di incidenza di eventi avversi legati al trattamento (TEAE), aggiustati per il tempo di esposizione e calcolati per 100 pazienti anno di esposizione (PYE), è stato pari a 24,6 con la terapia di combinazione vs. 25,8 per la monoterapia con filgotinib.

Quanto alle risposte ACR20/50/70 nei pazienti che hanno aderito allo studio DARWIN 3, la loro entità si è generalmente mantenuta fino ai 4 anni di follow-up previsti dal protocollo.

Considerando i pazienti sottoposti a terapia di combinazione, il soddisfacimento delle risposte ACR è stato riscontrato, rispettivamente nell’89,3%, 69,6% e 49,1% dei casi, rispettivamente.

Nei pazienti sottoposti, invece, a monoterapia con filgotinib, le risposte ACR20/50/70 sono state soddisfatte, rispettivamente, nel 91,8%, 69,4% e 44,4% dei casi.

Riassumendo
I dati dello studio DARWIN 3, hanno dimostrato la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di filgotinib, utilizzato in monoterapia o in associazione con MTX.

Non sono state rilevate differenze significative, in termini di safety, tra l’impiego dell’inibitore preferenziale di Jak1 al dosaggio maggiore (200 mg) da solo e quello in combinazione con MTX. Inoltre, non sono emersi nuovi segnali di safety rispetto al profilo di safety già noto per il farmaco e, in generale, la classe dei Jak inibitori.

Tra i limiti dello studio, si segnala il disegno in aperto e l’esistenza di un probabile bias di selezione derivante dal fatto che la quasi totalità dei pazienti degli studi DARWIN 1 e 2 ha accettato di entrare nello studio DARWIN 3.

I ricercatori hanno anche ricordato che le analisi relative alle infezioni in funzione della conta leucocitaria e linfocitaria erano per i pazienti con storia di leucopenia o linfopenia durante lo studio e non necessariamente al tempo di infezione.

Un’analisi integrata di safety sull’impiego del farmaco, di prossima uscita, si proporrà di valutare in modo più compiuto l’effetto di leucopenia e linfopenia sul rischio infettivo.

Bibliografia
Kavanaugh A et al. Safety and efficacy of filgotinib: up to 4-year results from an open-label extension study of phase 2 rheumatoid arthritis programs. J Rheumatol. Published online February 1, 2021. doi:10.3899/jrheum.201183
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