Verso le elezioni comunali: ad Assisi il candidato del centrodestra Marco Cosimetti prova a ripetere l’exploit perugino del 2014 di Andrea Romizi
Marco Cosimetti sta ricalcando le orme di Andrea Romizi, il sindaco che nel 2014 ha portato il centrodestra alla storica vittoria di Perugia. Il manager scelto dal centrodestra per riconquistare la città serafica, persa malamente dopo il decennio targato Claudio Ricci, sta in qualche modo ripercorrendo la strada tracciata dal primo cittadino del capoluogo, con cui si è visto spesso ultimamente.
“Marco rappresenta l’uomo del fare tipico del centrodestra”, aveva detto la senatrice forzista Fiammetta Modena durante la sua presentazione. Ma non solo. Bella presenza, proprio come Romizi, modo di fare pacato ma deciso, una campagna elettorale non strillata – per ora – e senza invettive nei confronti dell’avversaria principale, il sindaco uscente Stefania Proietti. Tutt’altro. Persino un gesto cavalleresco dopo alcune scritte decisamente offensive su alcuni manifesti elettorali apparsi in città.
Con un appello ad evitare insulti e bieche manifestazioni di scherno, un appello cavalleresco, dal sapore antico. Il centrodestra unito crede nella sua figura e si è ricompattato per riprendersi la città del patrono d’Italia, ma le insidie non mancano. Non solo per l’attivismo del sindaco Proietti, onnipresente sul territorio e in grado di continuare l’attività amministrativa quotidiana fino ad agosto, ma anche per il processo di rinnovamento che sta interessando tutto il centrodestra che, in questo momento, è a trazione Lega, almeno stando ai risultati delle regionali 2019, quando il Carroccio nella città serafica raggiunse il 42% dei voti. Stando a una recente rilevazione di YouTrend, Cosimetti potrebbe addirittura vincere al primo turno, ma guai a sedersi sugli allori.