La pandemia ha cambiato le esigenze dei consumatori a favore del mercato delle moto che segna un +10,2% di immatricolazioni e +20,4% di passaggi di proprietà
La pandemia ha colpito duramente il mercato nuovo e usato di auto e moto nel 2020, quasi azzerando le vendite nei mesi di Marzo e Aprile. Il 2021 non è iniziato meglio per l’auto, che ha registrato cali marcati rispetto al primo quadrimestre 2019. Diametralmente opposto l’andamento del comparto moto, che riparte veloce e segna un +10,2% sulle immatricolazioni e un +20,4% sui passaggi di proprietà rispetto ad analogo periodo del 2019. Questo dato evidenzia come i consumatori, anche per i timori legati al Covid-19, abbiano trovato nelle due ruote un sostituto ai trasporti pubblici, che consenta di spostarsi agilmente, soprattutto nei grandi centri urbani.
Parallelamente, l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it – leader nella comparazione assicurativa in Italia – evidenzia un netto calo dei premi RC Moto negli ultimi due anni. Il premio medio totale nazionale di Aprile 2021 è stato di 230,7€, in calo ben del 33,1% rispetto allo stesso mese del 2019. Questo netto abbassamento dei prezzi, dovuto alla maggior competitività tra compagnie nel mercato delle assicurazioni moto, ha contribuito al boom del mercato delle due ruote nei primi mesi del 2021.
Analizzando più in dettaglio la dinamica regionale, si nota che:
- Sebbene il crollo dei prezzi RC Moto abbia interessato tutta l’Italia, ci sono alcune Regioni, in particolare del Sud e delle Isole, che si distinguono per un calo decisamente più marcato rispetto alla media nazionale. Tra queste troviamo Puglia, Calabria e Sicilia, con una riduzione dei prezzi tra Aprile 2019 e 2021 rispettivamente del 57,5%, 55,1% e 43,7%;
- Negli ultimi due anni si è progressivamente ridotta la forbice di prezzo tra le Regioni più care e quelle dove l’RC moto è più conveniente. Ad oggi solo la Campania continua a registrare prezzi molto più alti della media nazionale;
- Ci sono infine una serie di Regioni, tipicamente caratterizzate da premi relativamente bassi, dove la riduzione è stata più contenuta, in particolare la Valle d’Aosta (-23,1%), l’Umbria (-29,9%) e il Molise (-30,9%).