Coldiretti ricorda che il glifosato è vietato nelle aree frequentate dalla popolazione ma anche per l’utilizzo nei campi per accelerare la maturazione e la raccolta
In Italia resta il divieto di uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche l’utilizzo nei campi per accelerare la maturazione e la raccolta. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al rapporto dalle autorita’ di Francia, Olanda, Svezia e Ungheria sul glifosato sul quale la fase finale della valutazione spetta all’Autorita’ europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e all’Agenzia europea dei chimici (Echa).
L’Italia che puo’ contare sull’agricoltura piu’ green in Europa deve porsi all’avanguardia nelle politiche di sicurezza alimentare nell’Unione Europea e fare in modo che – sottolinea la Coldiretti – le misure precauzionali introdotte a livello nazionale riguardino coerentemente anche l’ingresso in Italia di prodotti stranieri come il grano proveniente da Stati Uniti e Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato proprio nella fase di preraccolta secondo modalità vietate in Italia dove la maturazione avviene grazie al sole.
Con l’entrata in vigore dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA) nel 2020 le importazioni di grano canadese in Italia sono aumentate del 70% rispetto all’anno precedente per un totale di circa 1,7 miliardi di chili ma il problema – conclude la Coldiretti – riguarda anche fagioli, lenticchie e ceci provenienti soprattutto da Paesi come gli Stati Uniti e il Canada dove vengono fatti seccare proprio con l’utilizzo del glifosato.