La Lega scende in piazza a Roma con l’evento ‘Prima l’Italia. Bella, libera e giusta’, Salvini: “Liberateci dalle mascherine”. E attacca l’Anm
La Lega scende in piazza per la manifestazione alla Bocca della Verità. ‘Prima l’Italia, bella, libera e giusta’ è il titolo della giornata, che vede la presenza del leader Matteo Salvini, del tandem Michetti-Matone candidato a guidare il Campidoglio e dei presidenti di Regione del Carroccio, a eccezione del veneto Zaia e dell’umbra Tesei, oltre ai rappresentanti della società civile. “Una piazza bellissima”, sono le prime parole di Salvini, mentre sul palco Annalisa Minetti canta l’inno di Mameli come racconta la Dire (www.dire.it).
“LAVORIAMO PER LIBERARCI DALLE MASCHERINE ALL’APERTO, RINGRAZIO DRAGHI”
“Che entusiasmo questa piazza, è la prima grande, sicura e ‘mascherinata’ manifestazione dopo un anno di paura”, aggiunge il segretario della Lega. Che poi elenca gli obiettivi del suo partito: “Stiamo lavorando come matti dentro al governo per la ripartenza, per la liberazione di energie e posti di lavoro, per il taglio delle tasse e brevissimo dalla liberazione delle mascherine all’aperto che ormai in tutta Europa sono archiviate. Ringrazio Draghi che ha chiesto un parere al Cts e mi auguro che arrivi il prima possibile”.
“SUI REFERENDUM L’ANM MINACCIA, CHI DI DOVERE INTERVENGA”
“Ho visto la reazione scomposta di una corrente dei magistrati che parla di un pericolo quando il popolo interviene quando coi referendum. Ma quando il popolo parla ha sempre ragione e i referendum sono il trionfo della democrazia“. Così Matteo Salvini sulle polemiche per i referendum sulla giustizia che la Lega ha lanciato insieme ai Radicali. Il presidente dell’Associazione italiana magistrati (Anm) Giuseppe Santalucia aveva invitato i colleghi a una “ferma reazione” contro un metodo che “fa intendere la volontà di chiamare il popolo a una valutazione di gradimento sull’operato della magistratura”. Parole contro cui il leader leghista reagisce con veemenza: “Spiace aver letto certi toni da chi dovrebbe essere al di sopra delle parti, quella del presidente Anm suona come una minaccia, spero che chi di dovere intervenga. Se il presidente del sindacato dei magistrati minaccia una reazione forte io chiedo il rispetto della Costituzione: la sovranità appartiene a popolo non alla casta“, conclude il segretario della Lega.
SALVINI PRESENTA MICHETTI E MATONE E SI LANCIA IN UN “DAJE”
“A Roma il centrodestra punta sull’orgoglio, su una città che torni capitale, su sicurezza e decoro, velocità e mezzi pubblici, rifiuti che diventano energia. Lasciamo le polemiche su storie e morti ad altri, noi ci occupiamo di vita vera reale, io comincio e finisco dalle periferie”. Così Salvini parlando con la stampa poco prima dell’inizio della manifestazione. Poi sul palco, presentando il candidato sindaco Enrico Michetti in ticket con Simonetta Matone, Salvini azzarda anche un: “Daje”.
MICHETTI: “L’AVVERSARIO PIÙ TEMIBILE È L’ASTENSIONISMO”
“L’avversario che mi spaventa di più? L’astensionismo”. Così Enrico Michetti, candidato sindaco a Roma per il centrodestra in tandem con Simonetta Matone, parlando con la stampa. “Significherebbe che il nostro sogno non ha appassionato i romani – spiega Michetti – abbiamo un grande programma e registriamo entusiasmo. Vogliamo una Roma pulita, sicura, efficiente“. E poi, sul palco della Lega, ha attaccato l’amministrazione Raggi sul tema dei rifiuti: “Una volta Roma rappresentava la più bella cartolina del pianeta, oggi nel mondo ci conoscono per i rifiuti che gli mandiamo“.
MATONE: “ROMA NON PUÒ ESSERE SOLO CASSONETTI STRAPIENI, TOPI E CINGHIALI”
“Ho deciso di mettere la mia professionalità, disponibilità ed esperienza al servizio di Roma che non può essere soltanto cassonetti nauseabondi che strabordano, topi e cinghiali”. Così Simonetta Matone, in tandem per il centrodestra con Enrico Michetti, candidato sindaco a Roma, poco prima dell’inizio della manifestazione organizzata dalla Lega alla Bocca della Verità a Roma. “Dobbiamo cambiare radicalmente questo stato di cose con una missione globale che riporti Roma al centro d’Europa e in cui abitare sia un piacere e un onore”, aggiunge.