La Corona del Marzocco firmata Penko per celebrare San Giovanni. Firenze riscopre un’antica tradizione in onore del proprio Patrono
Una creazione preziosa, ideata per l’occasione, per celebrare il patrono di Firenze. Quest’anno, per San Giovanni, la città di Firenze riscopre un’antica tradizione: la collocazione di una corona sulla testa del Marzocco in piazza Signoria. Un’iniziativa pensata dalla società di San Giovanni Battista che per la realizzazione dell’opera ha chiesto la collaborazione della Bottega Orafa Penko, che da anni tiene alto il nome dell’artigianato fiorentino nel mondo.
Preziosi trafori, cesellature e incisioni a bulino, arricchite con smalto rosso cremisi traslucido alternato a smalto bianco, caratterizzano questo capolavoro d’arte orafa. Perle, granati, cristalli di vari tagli e forme ed un lapislazzuli sono stati utilizzati per “gioiellare”, alla maniera antica, la corona destinata a decorare la testa del Marzocco.
A causa delle restrizioni legate alla Covid 19 infatti, anche per quest’anno la Festa di San Giovanni Battista, non si potrà concludere con i tradizionali “Fochi” che ogni anno, la sera del 24 giugno, tenevano con il naso all’insù fiorentini e turisti. Tuttavia, per onorare il Patrono di Firenze, la società di San Giovanni Battista ha deciso di recuperare un’antica tradizione. L’incoronazione del Marzocco si terrà domenica 20 giugno (ore 11) in piazza della Signoria e vedrà la partecipazione del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e dei Bandierai degli Uffizi che saranno presenti anche domenica 27 (ore 11) quando la corona sarà rimossa.
La Corona del Marzocco è stata ideata dalla Bottega Orafa Penko in collaborazione con la stessa società di San Giovanni Battista, con il Comune di Firenze e con il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. Realizzata da Alessandro e Riccardo Penko, coadiuvati dal padre Paolo, l’opera, dopo un’attenta ricerca storica, ha impegnato la famiglia per oltre cinque mesi di lavoro impiegando le tecniche della tradizione orafa fiorentina.
La corona, dal diametro di 26 cm, è realizzata in ottone dorato ed è costituita da un’importante fascia alta 15 cm. Suddivisa in sei ordini, è decorata con la tecnica del penkato, alternata a finissime cesellature e puntinature. È decorata con cinque imponenti gigli bottonati, finemente cesellati su entrambi i lati e smaltati in rosso cremisi traslucido con preziose lumeggiature in oro. Ciascun giglio è impreziosito da un cristallo rosso sfaccettato con taglio a “braccio di croce”.
I gigli si alternano a cinque gruppi di tre perle barocche a goccia, sostenute da un elemento a foglia di acanto con girali e volute; a fermare ogni perla, un piccolo elemento smaltato. Al centro della corona spicca la testa del Marzocco di Donatello che indossa la Corona Granducale di Cosimo I de’ Medici. Nei suoi occhi sono incastonati due rubini birmani; ai suoi lati sono posizionati due loghi Penko con al centro una pietra bianca sfaccettata. Sullo stesso registro del Marzocco sono disposti 19 elementi decorativi quadrilobati di varie forme, cesellati e incisi a bulino, e impreziositi da granati, perle, cristalli e castoni decorati con smalto cremisi e bianco. Al di sotto si trova il motto “Corona porto per la patria degna acciocchè libertà ciascun mantegna”, come riportato dal novelliere Franco Sacchetti. Il motto è inciso a bulino in carattere “Rotunda”, ispirato a quello usato dall’umanista fiorentino Poggio Bracciolini.
Sotto la criniera del marzocco è inserito un lapislazzuli cabochon, con al centro il simbolo della Società di San Giovanni Battista. Sulla stessa fascia si trovano 28 castoni penkati che alternano sei perle sferiche di color rosato a 22 pietre rosse cabochon contornate da piccole decorazioni a smalto bianco. Sul retro della corona, San Giovanni Battista, così come è rappresentato sull’antico Fiorino di Firenze del 1252.
Il programma dei festeggiamenti per San Giovanni si è aperto ieri con l’inaugurazione mostra filatelica su San Giovanni Battista alla Società Canottieri Firenze (Lungarno Anna Maria de’ Medici 8). Resterà aperta fino al 30 giugno con visite su prenotazione (al numero 334.3842716). Domenica 20, appuntamento anche con il Palio Remiero di San Giovanni (ore 17, Società Canottieri Firenze), mentre giovedì 24 si terranno il tradizionale Corteo degli Omaggi (ore 9) e la Messa solenne in Duomo (ore 10.30). Alle 22, giochi di luce illumineranno le Antiche Porte della città, la Basilica San Miniato e le Rampe del Poggi.