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Europei: Orban boicotta Germania-Ungheria

Attivazione dell'articolo 7 approvata con 448 voti favorevoli e 197 contrari. Il Parlamento europeo riscontra un chiaro rischio di grave violazione dello stato di diritto in Ungheria. Tra le preoccupazioni principali: indipendenza giudiziaria, libertà di espressione, corruzione, diritti delle minoranze e situazione migranti e rifugiati

EP Press conference following the plenary debate on the Situation in Hungary

Europei di calcio: il presidente ungherese Viktor Orban boicotta Germania-Ungheria dopo la polemica sullo “stadio arcobaleno” a Monaco di Baviera

Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa tedesca Dpa, Viktor Orban non sarà più questa sera a Monaco per assistere all’ultima partita del girone F Germania-Ungheria. Il premier ungherese ha spiegato le motivazioni del suo dietrofront: “Il fatto che gli stadi vengono illuminati con i colori dell’arcobaleno non dipende dagli stati. Nell’Ungheria comunista, le persone omosessuali sono state perseguitate. Oggi lo stato non solo garantisce i diritti degli omosessuali, ma li protegge attivamente”. Parole arrivate dopo la polemica infuriata sul web dopo la bocciatura della Uefa, che ha proibito al comune di Monaco di proiettare le luci arcobaleno sull’Allianz Stadium.

Orban, spiega la Dire (www.dire.it), è nel mirino degli attivisti dei diritti umani per la sua contestata nuova legge che vieta la fruizione ai minorenni di libri, musica, serie tv e film che abbiano al loro interno temi LGBTQ. Le critiche più aspre al provvedimento sostengono che il testo confondi le sfumature della non-eterosessualità con la pedofilia.

Tesi che troverebbe una conferma nelle parole di Peter Szijjarto, ministro degli Esteri ungherese, sempre rivolte alla polemica sull’Allianz Stadium: “L’Ungheria ha approvato una legge per proteggere i bambini ungheresi e ora in Europa occidentale se ne lamentano. Vogliono esprimere il dissenso inserendo la politica in un evento sportivo, che non ha nulla a che fare con l’approvazione delle nostre leggi”.

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