Dopo la rottura tra Grillo e Conte il Movimento 5 stelle è una polveriera. Vito Crimi minaccia di lasciare: “Sto valutando la mia permanenza”
“Gli avvenimenti di questi giorni, in particolare delle ultime ore, mi inducono ad una profonda riflessione sul mio ruolo nel Comitato di Garanzia e sulla mia permanenza nel Movimento”. Vito Crimi, capo politico ‘reggente’ del M5S, lo scrive su Facebook. “Manterrò le mie funzioni per il tempo utile a consentire gli adempimenti necessari allo svolgimento delle prossime consultazioni”, garantisce comunque Crimi, che ha assunto il ruolo di reggente in attesa che si svolgano le consultazioni per la nomina di un direttorio dei 5 stelle, ‘congelate’ dopo l’ipotesi di affidare la leadership a Giuseppe Conte.
“Grillo ha indetto la votazione del comitato direttivo impedendo una discussione e una valutazione della proposta di riorganizzazione e di rilancio del Movimento 5 Stelle alla quale Giuseppe Conte ha lavorato negli ultimi mesi, su richiesta dello stesso Beppe – ricorda Crimi – pur rientrando fra le sue facoltà indire la votazione, non concordo con la sua decisione”.
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“IL VOTO SUL COMITATO DIRETTIVO NON PUÒ AVVENIRE SU ROUSSEAU”
Il voto per il nuovo comitato direttivo del Movimento 5 stelle indetto da Beppe Grillo “non potrà avvenire sulla piattaforma Rousseau – sottolinea Crimi -, poiché questa è inibita al trattamento dei dati degli iscritti al Movimento. Inoltre, consentire ciò violerebbe quanto disposto dal Garante della Privacy”. Nelle scorse settimane, i vertici dei 5 stelle avevano avuto un duro scontro con Davide Casaleggio sul ruolo di Rousseau, finché il Garante della privacy non ha ordinato all’associazione diretta dal figlio di Gianroberto Casaleggio di restituire i dati degli iscritti al Movimento.
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DI BATTISTA: “SI VOTI SULLA PERMANENZA DEL M5S NEL GOVERNO”
“È l’Ancien Régime che brinda lasciando al popoluccio distratto dagli Europei soltanto rabbia e briciole. È la restaurazione tornata, inaspettatamente, dopo il trionfo del più grande movimento anti-establishment dell’occidente. Il Movimento oggi, per volere del garante Grillo, si appresta, a quanto pare, a votare un Comitato direttivo. Credo che a fronte di questi quattro mesi tragici nei quali chi ha vinto le elezioni del 2018 è risultato politicamente inconsistente, sarebbe doverosa una votazione sulla permanenza o meno del M5S nel governo dell’assembramento. Perché errare humanum est, perseverare è draghiano”. Così Alessandro Di Battista, in un passaggio del suo editoriale su Tpi.it.
BRESCIA: “DOBBIAMO PROVARE A SALVAGUARDARE IL M5S”
È possibile una riappacificazione tra Grillo e Conte? “Dopo le dichiarazioni di ieri la vedo dura. Ma io sono uno di quelli che ha sempre creduto che le due figure insieme avrebbero fatto il bene del M5s e del Paese”, dice il presidente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio Giuseppe Brescia, interpellato dalla Dire (www.dire.it). “Da parte nostra siamo sempre in continuo contatto tra di noi e con loro, ma poi sta a loro decidere. Sono due personalità forti“, spiega il deputato M5s. “La speranza è l’ultima a morire, io davvero ci credo che possa esserci un riavvicinamento in extremis“. E sul possibile addio di Crimi, Brescia ha aggiunto: “Ha detto che rifletterà sul suo posto nel M5s. Dobbiamo farlo tutti, perché salvaguardare il M5s è una cosa molto molto importante, ci proveremo in tutti i modi”.