Gravi eventi ipoglicemici e iperglicemici sono correlati con l’aumento del rischio di demenza tra gli adulti più anziani con diabete di tipo 1
Gravi eventi ipoglicemici e iperglicemici sono correlati con l’aumento del rischio di demenza tra gli adulti più anziani con diabete di tipo 1, secondo uno studio di coorte longitudinale condotto su oltre 2.800 pazienti e pubblicato online su “Neurology”.
«Per le persone con diabete, i livelli di glicemia sia gravemente alti che bassi sono emergenze ed entrambi gli estremi possono essere in gran parte evitati. Tuttavia, quando si verificano, possono portare al coma, all’aumento del ricovero in ospedale e persino alla morte» ricordano gli autori, guidati da Rachel A. Whitmer, della Divisione di Epidemiologia della University of California Davis School of Medicine di Sacramento.
Del resto, «le persone con diabete di tipo 1 vivono più a lungo di prima, il che può portare a rischio di condizioni come la demenza. Se fosse possibile ridurre il loro rischio di demenza tenendo sotto controllo i loro livelli di glucosio nel sangue, ciò potrebbe avere effetti benefici per gli individui e la salute pubblica in generale» affermano.
Studio di coorte longitudinale su oltre 2.800 pazienti
Pertanto, Whitmer e colleghi hanno deciso di studiare una possibile associazione tra gravi eventi ipoglicemici e iperglicemici, da un lato, e il rischio di demenza a lungo termine, dall’altro, negli adulti più anziani con diabete di tipo 1.
Lo studio di coorte longitudinale ha incluso 2.821 pazienti con diabete di tipo 1 che sono stati iscritti a un sistema integrato di erogazione di prestazioni sanitarie tra il 1997 e il 2015. L’età media dei pazienti al basale era di 56 anni; il 14% (n=398) aveva una storia di ipoglicemia grave, il 12% (n=335) di iperglicemia grave e il 3% aveva sia ipoglicemia che iperglicemia severe.
I ricercatori hanno registrato gli eventi diabetici che hanno richiesto un ricovero in ospedale o una visita al pronto soccorso sulla base di quanto riportato nelle cartelle cliniche e hanno seguito i pazienti per una diagnosi di demenza fino a settembre 2015.
Whitmer e colleghi hanno applicato i modelli dei rischi proporzionali di Cox aggiustati per fattori che includevano età, genere, etnia, HbA1c, depressione, ictus e nefropatia.
In sette anni, tassi di declino cognitivo fino a sei volte superiori
In un periodo medio di follow-up di 6,9 anni, i ricercatori hanno scoperto che 153 pazienti (pari al 5,4%) aveva sviluppato demenza. Nei modelli completamente aggiustati, gli individui con una storia di eventi ipoglicemici presentavano un rischio maggiore del 66% per lo sviluppo di demenza rispetto a quelli senza ipoglicemia (HR = 1,66; IC al 95% 1,09-2,53).
I pazienti con eventi iperglicemici avevano un rischio maggiore del doppio del rischio di demenza (HR = 2,11; IC al 95% 1,24-3,59) rispetto a quelli senza. Inoltre, tra i pazienti con ipoglicemia e iperglicemia severe, Whitmer e colleghi hanno osservato un rischio di demenza più di sei volte maggiore rispetto a quelli senza una storia di alcuno dei due eventi (HR = 6,2; IC al 95% 3,02-12,7).
I ricercatori hanno anche esaminato i tassi di incidenza della demenza. Dopo aggiustamento per l’età, hanno osservato un tasso di incidenza di demenza di 26,5 casi ogni 1.000 persone-anno tra le persone con eventi ipoglicemici rispetto a 13,2 casi tra persone senza tali eventi.
Whitmer e colleghi hanno segnalato un tasso di incidenza di demenza di 79,6 casi ogni 1.000 persone-anno nelle persone con diabete di tipo 1 con eventi iperglicemici rispetto ai 13,4 casi tra quelle senza tali eventi.
Il tasso di incidenza di demenza tra le persone con eventi ipoglicemici e iperglicemici in vari momenti è stato di 98,5 ogni 1.000 persone-anno rispetto a 12,8 per 1.000 persone-anno per le persone che non hanno sperimentato nessuno dei due tipi di eventi.
Motivazione aggiuntiva per un controllo costante nel corso della vita
«I nostri risultati suggeriscono che l’esposizione a gravi eventi glicemici può avere conseguenze a lungo termine sulla salute del cervello e dovrebbe essere considerata una motivazione aggiuntiva per le persone con diabete per evitare gravi eventi glicemici nel corso di tutta la vita» osservano Whitmer e coautori.
«Una limitazione dello studio consiste nel fatto che alle persone è stata diagnosticata la demenza da un operatore sanitario per essere inclusa nell’analisi come affetta dalla patologia. Poiché molti casi di demenza non vengono diagnosticati, ciò potrebbe aver portato a una sottosegnalazione del numero dei casi stessi» precisano gli autori.
Whitmer e colleghi, infine, fanno notare che lo studio non è stato progettato per determinare se gli eventi di zucchero nel sangue alti e bassi hanno causato l’insorgenza di demenza ma ha solo mostrato un’associazione.
Riferimenti
Whitmer RA, Gilsanz P, Quesenberry CP, Karter AJ, Lacy ME. Association of Type 1 Diabetes and Hypoglycemic and Hyperglycemic Events and Risk of Dementia. Neurology. 2021 Jun 2. doi: 10.1212/WNL.0000000000012243. Epub ahead of print.
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