“Maharìa” è il terzo album del cantautore palermitanoAlessio Bondì, anticipato dal secondo singolo “Fataciume”
“Maharìa” è il titolo del terzo album del cantautore palermitano Alessio Bondì disponibile in digitale, vinile 12” e CD per 800A Records. Ad anticipare l’uscita dell’album, il secondo singolo estratto “Fataciume” (ascolta qui) – il primo è stato “Ave Maria al contrario” (guarda video diretto da Paolo Raeli e prodotto da 800A Records e PANK Agency) – uscito venerdì 28 maggio: “un brano che è come un gioco infantile su una lacrima che diventa un fiume a cui si abbeverano gli animali”.
“Maharìa” è un’opera intensa e ispirata (l’artwork è a cura dell’illustratrice Giulia Conoscenti), un leitmotiv magico cercato nella musica, nei testi e negli arrangiamenti, un viaggio interiore in cui la lingua siciliana funge da chiave per l’inconscio, attraverso esplosioni di allegria, nostalgie solitarie, innamoramenti, eccessi di rabbia e incomprensioni, disillusioni e soluzioni. La rinascita è l’obiettivo di questo flusso, di questo dialogo profondo. Proprio per questo l’album viene alla luce il 21 giugno 2021 per il solstizio che rappresenta non soltanto un rito di passaggio dalla primavera all’estate ma anche il giorno più lungo dell’anno, quello in cui la luce prevale sulle tenebre.
La parola “Maharìa” è l’equivalente siciliano della macumba, di una magia che aiuta a dialogare col regno dell’Irrazionale attraverso la potenza della musica e la scrittura in siciliano – che qui funge da chiave magica per l’inconscio, in particolare con l’uso del dialetto palermitano autentico che racconta una verità sfuggevole e poetica – di un sortilegio che talvolta conduce all’innamoramento. Un amore vissuto come una sorta di sventura pregna di vitalità: chi si innamora in “Maharìa” si scopre euforico ed indifeso, condizione che in questo viaggio viene sondata ora in maniera ironica, ora drammatica, ora con incanto fanciullesco. Il disco risulta un racconto di vita letterario, stratificato, contraddittorio, come il fluire delle emozioni che si alternano in profondità.
Note biografiche: Alessio Bondì è un cantautore palermitano classe ’88, finalista al Premio Tenco 2015 con il suo album “Sfardo”. Definito autore di razza, la sua scrittura è meticcia: nasce da radici folk e si mescola con i ritmi contemporanei e il suono della lingua natìa, il dialetto palermitano. Un autore dal sangue misto che non a caso è stato definito una via di mezzo tra Rosa Balistreri e Jeff Buckley. Tra i temi più ricorrenti del suo lavoro ci sono l’infanzia, il racconto della terra lontana, la nostalgia. La scrittura, autentica per il linguaggio scelto, fa di Bondì un musicista atipico, artisticamente apolide, con alle spalle una ricca esperienza di concerti a livello nazionale e internazionale. Sia “Sfardo” che il suo secondo album “Nivuru” (2018) sono stati distribuiti in Italia e in Europa e ha ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio De Andrè 2013 come miglior interprete e la Targa Siae al Premio Andrea Parodi 2014.
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