Green Pass obbligatorio: il Cts e il sottosegretario alla Salute lo vedono come unica alternativa alle restrizioni, il leader della Lega lo considera un’imposizione inaccettabile
Sulla proroga dello “stato di emergenza lo deciderà il presidente Draghi. A me interessa non rovinare la vita milioni di italiani che ancora non sono coperti. Non si tratta di no-vax, ma anche di gente che per motivi di salute non può vaccinarsi”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, ad Agorà su Rai3. Insomma, aggiunge, non possiamo “complicare la vita a queste persone” con l’obbligo del Green pass. “Non scherziamo. Non possiamo fermare a metà luglio una stagione turistica che sta faticosamente ripartendo”.
SILERI: “LE ALTERNATIVE SONO GREEN PASS O RESTRIZIONI”
Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus. “Il Green pass è un’opportunità da sfruttare laddove i contagi raggiungono numeri significativi che possono far introdurre delle restrizioni- ha affermato Sileri- Green pass significa lotta alle restrizioni, va utilizzato in maniera graduale e proporzionata. Se la situazione epidemiologica dovesse portare ad un incremento cospicuo dei casi e secondo me in Italia supereremo i 10mila per fine agosto, le alternative sarebbero le restrizioni o il green pass. Allora si può utilizzare il Green pass per i luoghi dove c’è maggiore assembramento fino alla piccola cosa quotidiana, come andare al ristorante. Oggi per la piccola cosa quotidiana non serve, ma se arrivassimo a 60mila casi come nel Regno Unito allora sarebbe una misura necessaria per evitare le chiusure. Il Green pass scioglierebbe tanti nodi in tante situazioni della quotidianità che oggi sono bloccate. Le discoteche sono chiuse, è meglio aprirle col green pass o tenerle chiuse? Direi che è meglio che siano aperte col green pass. Negli ospedali ci potranno essere molto più visite ai propri cari grazie al Green pass”.
Sull’obbligo vaccinale, spiega la Dire (www.dire.it), Sileri ha poi dichiato: “Dobbiamo arrivare all’80% di copertura vaccinale, se non ci si dovesse arrivare allora diventerebbe un problema serio e qualche misura dovrà essere presa. Ma attenzione, non dobbiamo proteggere solo l’Italia, è un problema europeo e mondiale, serve una strategia che vada oltre i confini nazionali perché si possono generare varianti che possono eludere i vaccini. Al momento non serve l’obbligo, ma tutte le opzioni devono rimanere sul tavolo e vanno valutate a seconda della situazione”.
Un video diffuso da un biologo nutrizionista incolpa i vaccini per l’insorgere delle mutazioni del Sars-Cov-2. “Sono stupidaggini che corrono online. La non vaccinazione e la circolazione del virus genera varianti. Le varianti sono effetto diretto della non vaccinazione”.
“È assurdo che se oggi muore un tuo caro non puoi essere presente alla sua cremazione per l’ultimo saluto. Se si ha il Green Pass questo limite non ha alcun senso – aggiunge il sottosegretario alla Salute -. Abbiamo il Green Pass? Allora usiamolo per dare maggiore libertà, compresa quella di partecipare al commiato di un proprio caro”.
GRECO (CTS): “NOI SIAMO PER L’USO MASSICCIO DEL CERTIFICATO VERDE”
“Il Green pass è una grande soluzione che dà un segnale di protezione per se stessi e per la comunità. Quindi noi siamo molto contenti del green pass. Che poi il green pass sia obbligatorio o non obbligatorio queste sono scelte politica non sono scelte del mondo tecnico. Noi siamo favorevoli all’uso più massiccio possibile del green pass”. Lo ha detto Donato Greco, componente del Cts, a margine del convegno organizzato dalla Asl di Bari ‘Pandemie e varianti’ in corso nella Fiera del Levante di Bari. “Vediamo un futuro che sia fatto di guarigioni e vaccinazioni, che veda meno usare il tampone che invece è un elemento più fragile”, ha aggiunto.