Un nuovo report WWF mostra come il pescaturismo sia soluzione per una pesca più sostenibile: nel mondo sono 120 milioni le persone che lavorano in questo settore prezioso
La sovrapesca minaccia non solo le specie ittiche, ma anche le tradizionali attività di pesca artigianale e di conseguenza le comunità locali che vivono di essa. Nel mondo sono 120 milioni le persone che lavorano in questo settore prezioso, che garantisce futuro e nutrimento a intere comunità costiere. Per potersi assicurare un reddito, sempre più frequentemente i pescatori adottano la soluzione della diversificazione delle loro attività e in questo ambito il pescaturismo sta diventando una pratica sempre più diffusa, nonché un ottimo esempio di diversificazione in quanto consente ai pescatori di lavorare anche nel settore del turismo. Purtroppo però anche quest’ attività non ha sempre impatti positivi sugli ecosistemi marini. Per questo il WWF pubblica il report sui Principi per assicurare un pescaturismo sostenibile. Infatti se questa attività venisse condotta sempre in maniera responsabile, potrebbe garantire soluzioni positive e sostenibili sia per l’uomo che per l’ambiente marino.
Il pescaturismo sostenibile infatti può aiutare i pescatori a diversificare i loro redditi, tutelando contemporaneamente il capitale blu dei nostri mari.
“Risolvere il problema della sovrapesca, in primis lavorando per ridurre lo sforzo di pesca, è una priorità urgente per l’ambiente e tutto il settore, dal momento che quasi il 60% degli stock ittici monitorati a livello mondiale viene sfruttato più velocemente della sua capacità di riprodursi– afferma Giulia Prato, Responsabile Mare di WWF Italia-. Per il WWF l’elemento principale si focalizza sulla riduzione dello sforzo di pesca: infatti, quando i pescatori passano più tempo con i turisti a bordo, ne impiegano meno per le attività di pesca, riducendo conseguentemente la pressione sugli stock ittici. Questo può aiutare le popolazioni a ricostituirsi, se integrato all’interno di una strategia globale ben pianificata. Ma iniziative come questa devono essere bene integrate all’interno di un modello economico sufficientemente solido”.
Insomma, anche in questo caso i consumatori e i turisti sono direttamente coinvolti come parte della soluzione: dalle nostre cucine di casa, al mondo della ristorazione, sarebbe fondamentale mantenere un approccio di sostegno al commercio locale e sostenibile. Ciò comporterebbe un beneficio per le risorse naturali locali e darebbe a tutti un motivo in più per prendersene cura.
Per i turisti il pescaturismo è un’ottima opportunità per conoscere il patrimonio tradizionale dei pescatori e della nostra cultura, facendone parte. Infatti a bordo è possibile imparare i metodi di pesca più sostenibili adottati dai piccoli pescatori. Inoltre il contatto con i pescatori e il mare permette ai turisti di avere una visione unica della tradizione della pesca e del rispetto delle culture locali condividendo del tempo insieme. WWF Travel, Tour Operator del gruppo che propone formule di vacanza naturalistica e di ricerca, propone dei pacchetti settimanali o week-end dove vivere differenti esperienze legate al mare, dalla biologia marina, allo snorkeling o SUP, alle uscite di pescaturismo o di osservazione marina in gommone. L’amore per il mare e l’impegno costante per proteggerlo si traducono dunque in proposte di viaggio, che offrono a tutti, adulti e bambini, l’opportunità di conoscere meglio questo elemento e la sua biodiversità così fragile e vulnerabile, imparare ad amarlo e rispettarlo e contribuire al supporto delle comunità locali e delle Arre Marine Protette.
Il pescaturismo sostenibile è una delle soluzioni che il WWF sta promuovendo per aiutare i piccoli pescatori e le popolazioni ittiche sovrasfruttate o a rischio di sovrasfruttamento, in tutto il mondo, sviluppando un ciclo sostenibile. Il progetto Pescare Oggi per Domani promosso dal WWF, avviato nel 2017, promuove una gestione condivisa delle risorse ittiche tra il settore della pesca, le istituzioni, gli enti di ricerca e le ONG, quale migliore approccio per raggiungere la sostenibilità ecologica e socio-economica delle attività di pesca artigianale.
Sostenibilità che si può raggiungere anche attraverso percorsi di valorizzazione dei prodotti ittici meno comuni, nell’ottica di pescare meno e vendere meglio, e di attività di diversificazione come il pescaturismo. E’ proprio nell’ambito di questo progetto che nascono “ESPERIENZE DI MARE”, i pacchetti di viaggio in collaborazione con WWF Travel nell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo (Puglia) e nell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre (Sardegna). L’obiettivo è quello di realizzare e diffondere un approccio sostenibile alla vacanza sentendoci coinvolti nei grandi temi di tutela e salvaguardia dell’ambiente WWF, dando supporto alle Aree Marine Protette e alle comunità locali contribuendo alla diffusione della pesca sostenibile e al consumo sostenibile di pesce.