Sospetto infarto miocardico acuto: bene selatogrel


Sospetto infarto miocardico acuto: selatogrel, un antiaggregante piastrinico autoiniettivo ad azione rapida, entra in fase 3

Sospetto infarto miocardico acuto: selatogrel, un antiaggregante piastrinico autoiniettivo ad azione rapida, entra in fase 3

È in corso uno studio di fase 3 SOS-AMI che sta testando la sicurezza e l’efficacia di selatogrel, potente antagonista del recettore P2Y12 ad azione rapida per il trattamento del sospetto infarto miocardico acuto (IMA). Lo ha annunciato l’azienda elvetica sviluppatrice della molecola, Idorsia Pharmaceuticals.

Gli aspetti innovativi di selatogrel
Due studi pubblicati di fase 2 – uno su pazienti con sindromi coronariche croniche e uno su pazienti con IMA – hanno mostrato un’inibizione rapida e reversibile dell’aggregazione piastrinica dopo una singola dose da 16 mg autosomministrata per via sottocutanea.

Selatogrel, in particolare, ha dimostrato una rapida insorgenza d’azione, entro 15 minuti, con un’entità dell’effetto che si è estesa per circa otto ore. Il farmaco è risultato sicuro e ben tollerato in entrambi gli studi.

«Gli antagonisti del recettore P2Y12 sono stati utilizzati nel trattamento di milioni di pazienti in tutto il mondo e i loro profili di sicurezza ed efficacia sono ben stabiliti» ha osservato Deepak L. Bhatt, direttore esecutivo dei programmi cardiovascolari interventistici presso il Brigham and Women’s Hospital e professore di medicina presso la Harvard Medical School di Boston, nonché presidente del comitato direttivo per il SOS-AMI (Selatogrel Outcome Study in Suspected Acute Myocardial Infarction).

«Nonostante il successo del trattamento cronico con questa classe di farmaci e altri interventi efficaci, i pazienti soffrono ancora di attacchi cardiaci ricorrenti» ha aggiunto.

«L’idea per i pazienti di autoiniettarsi presto il farmaco all’inizio dei sintomi è davvero innovativa. La via di somministrazione sottocutanea potrebbe superare il ritardo di insorgenza d’effetto osservato con composti orali della stessa classe» ha sottolineato Bhatt.

Nuovi progetti tecnologici per il dispositivo di autosomministrazione
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha designato l’indagine del selatogrel per il trattamento di un sospetto IMA in adulti con una storia di IMA come programma di sviluppo “fast-track”, rende noto Idorsia.

L’azienda svizzera ha stretto una collaborazione con Antares Pharma, leader negli Stati Uniti nelle tecnologie per autoiniettori e penne di salvataggio, per progettare e personalizzare un autoiniettore per selatogrel.

Il disegno del trial in avvio
Lo studio SOS-AMI di fase 3 è uno studio internazionale, multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, a gruppi paralleli, che valuterà l’efficacia clinica e la sicurezza di 16 mg di selatogrel quando autoiniettato (insieme allo standard di cura) qualora si verificassero sintomi suggestivi di IMA.

L’endpoint primario di efficacia è il verificarsi di morte per qualsiasi causa o IMA non fatale dopo qualsiasi trattamento in studio autosomministrato. Lo studio ha iscritto circa 14.000 pazienti ad alto rischio di IMA ricorrente da circa 250 centri in circa 30 paesi.

SOS-AMI è uno studio centrato sul paziente e progettato con l’input dei pazienti, ha evidenziato l’azienda. I partecipanti saranno istruiti su come riconoscere i sintomi dell’IMA, come e dove autoiniettare il trattamento e chiedere immediatamente un supporto medico di emergenza.

«SOS-AMI amplia i confini dell’offerta di assistenza nell’infarto. Mette i paziente al centro dello studio e consente loro di gestire i sintomi dell’IMA» ha commentato Mary Mooney, del Trinity College di Dublino, membro del comitato direttivo per SOS-AMI.

Le fasi di ricerca e sviluppo del nuovo inibitore P2Y12
«Dal momento in cui iniziano i sintomi, il tempo stringe. La formazione di trombi sta progredendo e l’ischemia sta causando rapidamente danni irreversibili al cuore» ha ricordato Martine Clozel, Chief Scientific Officer di Idorsia.

«Nelle fasi iniziali della formazione del trombo, domina l’aggregazione piastrinica, un processo in cui il recettore piastrinico P2Y12 svolge un ruolo chiave. Se non trattato, il trombo diventerà ricco di fibrina, a quel punto le piastrine avranno un ruolo più limitato nella formazione del trombo» ha proseguito.

«Ciò suggerisce che un antagonista del recettore P2Y12 ad azione rapida potrebbe ridurre la formazione di trombi nelle fasi iniziali della loro formazione. Il nostro team di scoperta di farmaci ha creato un composto con proprietà uniche che potrebbe colmare questa importante lacuna terapeutica» ha aggiunto Clozel.

«L’inibizione deve essere annullata dopo alcune ore per evitare di interferire con le decisioni successive sulla gestione del paziente» ha precisato. «Il farmaco deve anche avere un profilo di sicurezza appropriato per l’utilizzo prima della diagnosi formale di IMA. Selatogrel ha il potenziale per soddisfare queste condizioni necessarie» ha concluso Clozel.