Conferenza alla cittadella calabrese, Spirlì tira dritto e non parla del mancato finanziamento al “ Festival leggere e scrivere”
Caldo irrespirabile clima torrido ma la stampa non rinuncia alla conferenza indetta dal presidente della Regione Calabria ff, Nino Spirlì che ha sempre delle novità in serbo.
“Pace fatta con Fratelli d’Italia dopo il selfie con Wanda Ferro e Occhiuto”, chiede a freddo il giornalista. “Ha avuto le sue motivazioni in ambito nazionale, a livello locale non abbiamo avuto nessun contraccolpo” risponde Spirlì. E conferma i buoni rapporti con Orsomarso. “Non abbiamo avuto frizioni, sono notizie gonfiate dal social”.
Anche se si sente addolorato per l’arresto di un consigliere di centro destra, Nicola Paris, con l’accusa di corruzione, per il quale attende che la legge faccia il suo corso. e si provi la sua innocenza. E invita i giornalisti a frenare quelle notizie che a volte trasformano il capo d’imputazione, mettendo in difficoltà la vita sociale di un individuo. L’inchiostro a volte fa danni.
Si vota il 3 o 4 ottobre, appena è pronto il decreto del governo. “Sentiremo il Presidente del Consiglio Regionale e il Presidente della Corte d’Appello”.
Braccato da un diritto alla sanità che lo vede sotto i riflettori per una precedente gestione sanguisuga a discapito della salute calabrese. E rilancia: “È indebolita con tante falle, nella rete e va riorganizzata”. E’ pronto a chiedere al Ministero la chiusura del tavolo Adduce, il tavolo di monitoraggio interministeriale sull’attuazione del Piano di rientro. Che secondo Spirlì, “offende la Calabria come se fosse un covo di delinquenti, malfattori. Le falle sono proprio in quel nel ministero. Mai nessun accertamento. Se è vero che ci siano stati degli errori, dei reati, è pur vero che mancano controlli! Nel 2014 mancavano i bilanci del 2013 così via fino al 2019. Anche con il commissariamento d’ispezione non frenava il buco nero della sanità. Non siamo la banda della Magliana. In Calabria sì, ci sono dei problemi ma Roma non ha mancato di mancare, c’è qualcuno che sta al di sopra ed è stato silenzioso.”.
La Calabria deve essere riconsegnata alla sua gente. L’organizzazione sulla sanità è un’esigenza del cittadino. Accanto a tre punti fondamentali: rispetto, buonsenso, regole leggi. Si sofferma il Presidente.
Non si è toccato un tema che sta facendo il giro dei social dividendi anche la stessa politica: il “festival leggere e scrivere” di Vibo, che quest’anno non ha ricevuto il finanziamento di 230 mila euro.
Pronti i Filantropi che si apprestano a fare una raccolta fondi per riaccendere l’evento di quattro giorni e salvare il festival. Ma la Regione Calabria con un decreto dirigenziale ha chiuso le porte a molte iniziative. Quest’anno potrà accedere al contributo 2021 solo chi sarà in grado di presentare un progetto di almeno 350.000 euro.
Insomma, un regalo inaspettato, modifiche e cambiamenti nel bando nuovo, che chiudono le porte a chi per ipotesi, ieri senza rendicontazione complessiva e accurata, riusciva a percepire fondi per questa iniziativa o quell’evento.
Forse, si è messo fine a una misteriosa quanto cavernosa erogazione di denaro, troppo liscia ma poco chiara. Mentre con il nuovo decreto, al di sopra di tutto, c’è più tracciabilità del denaro pubblico.
Ada Cosco