Brasile: una legge contro violenza psicologica sulle donne


In Brasile promulgata una legge contro violenza psicologica sulle donne: nel 2020 oltre una chiamata al minuto per denunciare aggressioni domestiche

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In Brasile, aggravata dalla pandemia, nel 2020, la violenza domestica è cresciuta del 16,3 per cento. Secondo il 15º Anuário Brasileiro de Segurança Pública, le denunce fatte alla Central de Atendimento à Mulher sono state oltre 694mila, vale a dire più di una chiamata telefonica al minuto.

Lo scorso anno, le istituzioni hanno organizzato una campagna focalizzata a offrire alle donne vittime di aggressione un modo per denunciare. L’idea era che potessero chiedere aiuto in farmacia o nei negozi mostrando una “x” rossa disegnata sul palmo della mano. Ai titolari di questi esercizi è stato chiesto di rivolgersi alla polizia. La misura è diventata legge questa settimana, quando il presidente Jair Bolsonaro ha promulgato la 441/2021, che rende il programma Sinal Vermelho per la cooperazione contro la violenza domestica un’iniziativa permanente.

Con la legge, i poteri esecutivo e giudiziario potranno creare alleanze con istituzioni commerciali private per lo sviluppo del programma Sinal Vermelho. Ci sono oltre 10mila farmacie nel Paese che sostengono il programma e di recente il Banco do Brasil ha formalizzato la propria adesione.

La Legge, spiega la Dire (www.dire.it), introduce poi nel Codice penale il reato di violenza psicologica nei confronti delle donne. Previste pene da sei mesi a due anni. Finora lo Stato riconosceva come reati solo casi nei quali fosse evidente il rischio per la vita e l’incolumità fisica delle donne.

Le condanne potranno riguardare tutti coloro che causino danni emotivi alle vittime ostacolandone il “pieno sviluppo” o coloro che, si legge nel testo, “vogliano degradare o controllare le azioni, i comportamenti, le decisioni e i convincimenti delle donne”.