Covid: Giorlandino chiede stop ai tamponi rapidi antigenici


Tamponi antigenici rapidi sotto accusa del prof. Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Diagnostico di Ricerca Altamedica: ecco perché

Coronavirus covid proteina spike variante delta

“Fermate la diffusione dei tamponi rapidi antigenici immunocromatografici (le saponettine) e dei “point of care”. Se ne sta promuovendo una diffusione di massa al fine di fornire un “lasciapassare” temporaneo. In tutti i Paesi dove queste tecniche si stanno diffondendo aumentano vertiginosamente i contagi!”. Lo afferma il Prof Claudio Giorlandino direttore scientifico dell’Istituto Clinico Diagnostico di Ricerca Altamedica.

“A Nizza, in questi giorni, su una progressiva crescita dei contagi si registra contemporaneamente la totale negatività dei tamponi rapidi antigenici! – aggiunge –
Ma ancora nessuno, da noi, si è accorto di quello che gli studiosi stanno dicendo a gran voce?”

Secondo Giorlandino “una delle più importanti ragioni della ripresa dei contagi è proprio dovuta alla crescita dei super-spreader che infettano credendosi perfettamente franchi dalla infezione perché si sono sottoposti ad un test rapido falsamente negativo!
Perché? Semplicissimo, i tamponi rapidi, quando “negativi” forniscono un falso senso di “purezza”, di assenza di infezione e portano inevitabilmente a sentirsi sicuri riducendo le protezioni” .

“Tutta la Letteratura internazionale mette in guardia sulla bassa o bassissima affidabilità di tali esami (individuano 1 caso di positività su 4) – dice l’esperto – e le conseguenze dei falsi negativi da parte dei test antigenici rapidi (Rapid lateral flow tests) sono estremamente gravi. Una persona infetta potrebbe ottenere un risultato negativo e continuare con la vita di tutti i giorni. Il consiglio sbagliato potrebbe portare a ulteriori infezioni e, se una persona è coinvolta in un evento super-spreader, potrebbe causare una grande epidemia. Unici test validi sono e rimangono i test molecolari e, tra questi, quelli nei quali si esegue prima la estrazione dell’RNA virale”.