Faggioli e la Norma da record alla 10/a Morano Campotenese: sole, spettacolo ed emozioni forti sul Pollino nell’ottavo round del Campionato Italiano Velocità Montagna
Sole, spettacolo, emozioni forti e record in Calabria hanno condito il successo di Simone Faggioli sulla Norma M20 FC Zytek alla 10^ Salita Morano Campotenese. Prova di forza e di sostanza per l’attuale capoclassifica del Campionato Italiano Velocità Montagna (CIVM), di cui la gara era ottavo round stagionale con al via 202 piloti verificati. Il campione italiano ed europeo in carica ha fatto anche segnare il nuovo primato dei 7100 metri del tracciato di gara sul monte Pollino, completando gara 2 in 2’37”91. Insieme a Faggioli, che sul prototipo “made in France” da 3000cc e gommato Pirelli ha concluso con il tempo totale di 5’16”35 (gara 1 in 2’38”44 ed era già da record), sul podio finale assoluto sono saliti il rivale trentino Christian Merli, secondo staccato di 4”23 dopo il miglior crono di sabato in prova al volante dell’Osella Fa30 Evo Zytek gommata Avon, e il pilota etneo Domenico Cubeda, terzo a 10”64 dopo gli ottimi riscontri ottenuti con l’altra Fa30 Zytek in gara.
In una giornata caratterizzata dal gran caldo sono stati numerosi gli spunti tecnici e agonistici offerti dalla cronoscalata calabrese organizzata dalla Morano Motorsport in collaborazione con l’Amministrazione comunale di uno tra i “Borghi più belli d’Italia” e sostenuta anche da altri enti come Provincia di Cosenza, Automobile Club Cosenza e Regione. Condizioni meteo e percorso di gara da interpretare al meglio hanno messo a dura prova le auto e i protagonisti agli ordini della direzione gara condotta da Fabrizio Fondacci e organizzazione e logistica messe in campo hanno permesso di portare a termine l’evento nei tempi dovuti e senza andare in affanno nelle varie situazioni affrontate durante le due salite di gara, che dalle 13.00 è stata anche trasmessa in diretta video su Aci Sport Tv.
A Morano il recordman Faggioli ha celebrato il secondo successo personale con la Norma dopo quello ottenuto nel 2016, aggiudicandosi anche la vittoria nel gruppo dei prototipi E2SC. A Merli, al quale apparteneva il precedente record del tracciato (2’39”24 datato 2019), non è invece riuscito il bis, anche se il secondo posto assoluto gli ha almeno garantito il successo tra le monoposto E2SS proprio davanti a Cubeda, che da par suo aggiunge un prestigioso podio al poker di vittorie assolute colte in passato sul Pollino. Il driver siciliano ha preceduto il corregionale Franco Caruso, quarto assoluto e dei motorizzati Zytek con la Nova Proto Np01-2, protagonista di una brillante rimonta in gara 2.
Autore di una convincente prestazione e primo fra i protagonista della classe 2000 in gara 1, il giovane siracusano Luigi Fazzino è stato però costretto a fermarsi nella prima metà di gara 2, mancando il risultato finale con la versione Turbo dell’Osella Pa2000 e alzando bandiera bianca sulla Pa2000 Honda di Domenico Scola. Al rientro in CIVM, il pilota cosentino di Rende ha concluso con un prezioso quinto posto assoluto e primo di classe 2000 che lo fanno risultare anche come primo dei piloti calabresi al traguardo. Al sesto posto il potentino Achille Lombardi su prototipo gemello con tempi in progressione, così come Angelo Marino, il driver salernitano dell’Osella Pa30 Zytek che ha colto la settima piazza assoluta precedendo il corregionale Saverio Miglionico, ottavo sulla Pa2000. Oltre a Scola, altro calabrese riuscito a entrare in top-10 è il reggino di Pellaro Carmelo Scaramozzino, decimo al rientro in CIVM anche lui con una Pa2000. nono e 11esimo assoluti i duellanti per il titolo tricolore delle sportscar Motori Moto. Nella categoria delle auto equipaggiate con propulsori di derivazione motociclistica non si è smentito l’elevato tasso di agonismo e il leader di categoria Giancarlo Maroni Jr. ha fatto valere al meglio il potenziale dell’Osella Pa21 JrB di classe 1600 con la quale il pilota milanese ha superato un altro giovane protagonista tricolore come il ragusano Samuele Cassibba, secondo sull’“Osellina” con record di classe 1000, mentre hanno completato il podio di gruppo e la top-5 tre alfieri calabresi: nell’ordine il reggino Giuseppe Cuzzola con la Radical Club Sport, il giovane pistard cosentino di Luzzi Danny Molinaro, terzo sul podio di gruppo E2SS e vincitore dell classe 1150 con la Wolf Gb08 Thunder, e l’esperto catanzarese Francesco Ferragina (Elia Avrio ST09 Evo).
Nel gruppo dei prototipi CN l’ultima sorpresa di giornata è la vittoria di Martina Raiti, la giovane siciliana figlia d’arte vincitrice anche della Coppa Dame al volante dell’Osella Pa21 J. Nella categoria i colpi di scena si sono succeduti fin da gara 1, quando Franco Leogrande, al top in prova al sabato con la Pa21 Honda, è stato costretto al ritiro con motore ammutolito per noie elettriche, mentre in gara 2 è toccato al catanzarese Saverio Rubino, vincitore della prima salita con la Giada Honda, fermarsi nella prima parte del tracciato.
Nella sfida fra le Silhouette delle Alfa Romeo 4C di gruppo E2SH Morano ha premiato Alessandro Gabrielli. Il pilota ascolano, che guida il modello della Picchio con motore turbo, ha avuto la meglio sul rivale teramano Marco Gramenzi, motorizzato invece con un V8 Zytek e condizionato da qualche noia tecnica alla frizione dopo un ottimo avvio in gara 1. Tra le supercar del gruppo GT tripletta Lamborghini con successo tricolore di rilievo per Rosario Iaquinta. L’esperto pilota di Castrovillari ha fatto valere la legge del padrone di casa con la Huracan ST con la quale nella lotta per il podio si è confrontato con la forte concorrenza rappresentata dal siracusano Ignazio Cannavò sulla Gallardo in versione GT3 e dal padovano Luca Gaetani, che sulla Ferrari 488 Challenge resta in vetta alla classifica di campionato nonostante la non partenza in gara 2 dopo il terzo posto di gara 1, fatto che ha favorito il terzo posto generale di gruppo nella somma dei tempi ottenuto da Francesco Montagna con l’altra lambo Huracan in gara.
Passando alle vetture Turismo, fra le preparate del gruppo E1 Carmine Tancredi ha vinto allungando nel Tricolore con la Ford Escort Cosworth di classe regina. Il driver lucano ha preceduto sul podio i protagonisti delle altre classi, con secondo il cosentino di Villlapiana Giuseppe Aragona con la Mini Cooper S 1.6 sovralimentata e terzo “Gabry Driver”, altro cosentino riuscito a imporsi nel derby fra Renault Clio di classe 2000 sul già campione Giuseppe D’Angelo. Svetta a sorpresa in gruppo A Giuseppe Borrelli con la Peugeot 106 nelle sfide tutte interne alla classe 1600 che in gara 1 avevano invece premiato Giuseppe Quaranta su vettura gemella. In gruppo N si impone il driver pugliese Fabio Semeraro con la Citroen Saxo Vts, mentre è costretta a fermarsi dopo le noie al motore riscontrate già in gara 1 la pilota trentina attuale capoclassifica Gabriella Pedroni sulla Mitsubishi Lancer Evo.
Sfide avvincenti dopo le accese schermaglie delle prove nei vari gruppi delle vetture Racing Start. Al cardiopalma il duello tricolore della RS Plus che in un “derby” tutto pugliese ha visto uscire vincitore Giacomo Liuzzi e la Mini Cooper S in rimonta grazie alla vittoria di gara 2 su Vito Tagliente e la Peugeot 308 Gti, che invece si era aggiudicato gara 1 per soli 2 decimi. Un’altra 308, ma in versione TCR, ha dominato la RS+ Cup grazie alla brillante performance del poliziotto salernitano Giovanni Loffredo, ora in vetta alla classifica del trofeo di categoria. In RS Turbo prova di forza di Giovanni Ammirabile con la Mini, che come in prova supera Angelo Loconte (Peugeot 308 Gti). Vittoria di segno campano nel gruppo delle RS aspirate e turbodiesel, con il salernitano Francesco Paolo Cicalese che con la Honda Civic ha la meglio sulle Mini Cooper Sd di Giuseppe Cardetti, il capoclassifica pugliese che ha provato la rimonta vincendo la categoria in gara 2, e la lady tarantina Anna Maria Fumo.
Colpi di scena a raffica nell‘accesa sfida delle Fiat 500 in versione Bicilindriche, dove è doppietta siciliana con il capoclassifica tricolore Andrea Currenti che conferma il trend delle prove precedendo Daniele Portale. Stop forzato in contemporanea nelle fasi iniziali di gara 1, invece, per il catanzarese Angelo Mercuri, che si rifà ottenendo almeno il successo di gara 2, e per l’altro calabrese Mirko Paletta, che si era già ritirato al sabato.
Fra le vetture di scaduta omologazione successi pieni per Piero Principi (Honda Integra) e Ivan Viteritti (Fiat Punto Hgt) rispettivamente in Produzione Evo e in Produzione di Serie. Infine, fra le auto storiche miglior crono assoluto e successo nel 3. Raggruppamento per il cosentino di Roiano Aldo Pezzullo al volante di un prototipo Lola motorizzato Ford.
Ordine di arrivo ufficioso primi 10: 1. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) in 5’16”35; 2. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) a 4”23; 3. Cubeda (Osella Fa30 Zytek) a 10”64; 4. Caruso (Nova Proto Np01-1 Zytek) a 21”77; 5. Scola (Osella Pa2000 Honda) a 24”84; 6. Lombardi (Osella Pa2000 Honda) a 25”61; 7. Marino (Osella Pa30 Zytek) a 27”16; 8. Miglionico (Osella Pa2000 Honda) a 35”89; 9. Maroni (Osella Pa21 JrB Suzuki) a 35”98; 10. Scaramozzino (Osella Pa2000 Honda) a 38”80.