Nicaragua: per Amnesty International la candidatura di Daniel Ortega è un segnale dell’impunita che prevale nel Paese
La permanenza di Daniel Ortega come presidente del Nicaragua perpetuerebbe l’impunità per le gravi violazioni dei diritti umani e i crimini di diritto internazionale commessi sotto il suo governo, ha affermato Amnesty International all’annuncio della sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali.
“Mentre si annunzia la candidatura di Daniel Ortega, migliaia di vittime di violazioni dei diritti umani continuano ad aspettare giustizia per i crimini commessi dalle autorità nicaraguensi sotto il suo governo”, ha affermato Erika Guevara Rosas, Direttrice per le Americhe di Amnesty International.
Le elezioni, programmate per il 7 novembre, avranno luogo mentre il paese attraversa una grave crisi dei diritti umani, iniziata nell’aprile 2018 che si è aggravata negli ultimi mesi.
Durante tale crisi, Ortega, che attualmente è al suo terzo mandato presidenziale consecutivo, ha fatto uso degli organi giudiziari e legislativi per mettere in atto tattiche repressive.
Negli ultimi mesi il governo di Daniel Ortega ha arrestato una ventina di persone, compresi sei aspiranti alla presidenza, leader studenteschi, attivisti politici, rappresentanti contadini e figure pubbliche della vita politica del paese; queste si sommano alle più di cento persone che sono state arrestate nel contesto delle proteste che sono iniziate nell’aprile 2018, e che continuano ad essere incarcerate.
Così pure continua la persecuzione da parte di agenti statali verso difensori dei diritti umani, giornalisti e mezzi di comunicazione. Organizzazioni locali riportano che, di conseguenza, un numero sempre maggiore di difensori dei diritti umani e di lavoratori dei mezzi di comunicazione si sono visti obbligati ad abbandonare il paese per proteggere la propria libertà ed integrità, aggiungendosi alle più di 100.000 persone che hanno dovuto abbandonare il paese per proteggere la propria vita.
Le prossime elezioni rappresentano un’opportunità per affrontare il retaggio dell’impunità e iniziare un processo nel quale il popolo nicaraguense possa avere accesso a giustizia, verità e riparazione. Tuttavia tutto ciò può essere a rischio se coloro che sono a capo del nuovo governo si trasformano nel maggior ostacolo alla ricostruzione di un paese in cui i diritti umani siano una realtà.