Assessore Pd del Comune di Bologna posta una foto di Salvini-talebano. Il centrodestra insorge e chiede le dimissioni
Scoppia la polemica a Bologna su Claudio Mazzanti, assessore Pd in Comune, preso di mira dal centrodestra per aver condiviso su Facebook un fotomontaggio del leader leghista Matteo Salvini vestito come un talebano.
“Ecco il modo di fare politica superficiale ed offensivo che non mi piace – va all’attacco il candidato sindaco civico sostenuto dal centrodestra, Fabio Battistini – che un assessore della attuale Giunta di Bologna trovi il tempo di irridere in tal modo le sofferenze di un popolo e tragedie che hanno toccato tante famiglie italiane mi pare un segno di decadenza indecente. Anche contro questo modo di fare politica combatto la mia rivoluzione gentile per una Bologna libera da ideologie grottesche. Spero che il sindaco attuale e chi lo vuole fare prendano le distanze con atti concreti”.
A invocare invece le dimissioni di Mazzanti è Andrea Ostellari, commissario della Lega in Emilia. “Mentre donne, bambini e uomini afghani, che credono nella democrazia, rischiano la vita- attacca Ostellari- l’assessore bolognese Claudio Mazzanti del Pd ha voglia di scherzare. Con il suo post non ha offeso solo Matteo Salvini, ma i militari italiani che hanno combattuto e soprattutto le famiglie dei soldati che hanno sacrificato la loro vita per un ideale di libertà”.
Il numero uno del Carroccio in Emilia invita dunque a Matteo Lepore, candidato sindaco del centrosinistra e collega di Giunta di Mazzanti, a “condannare senza esitazioni questa penosa iniziativa e chieda le dimissioni dell’assessore Mazzanti“.
SALVINI: “MAZZANTI? MI FA SOLO PENA”
“Mi fa solo pena”. Così il leader leghista Matteo Salvini commenta il post dell’assessore Pd al Comune di Bologna, Claudio Mazzanti, che ieri ha condiviso su Facebook un fotomontaggio (poi rimosso) del numero uno del Carroccio vestito da talebano. “Pensa di far ridere- è tranchant Salvini- a me fa solo pena”.
Tra gli oltre 9.000 commenti che prendono di mira Mazzanti, anche con toni accesi, compare anche quello di Fabio Battistini, candidato sindaco civico sostenuto dal centrodestra a Bologna. “No comment- scrive Battistini- ma attendo commento da Lepore“, chiamando in causa il candidato sindaco del centrosinistra e collega di Giunta di Mazzanti, Matteo Lepore.
ORA LA LEGA PRESSA IL CANDIDATO SINDACO LEPORE: “CENSURI MAZZANTI”
Il candidato sindaco Matteo Lepore censuri l’assessore e collega di Giunta Claudio Mazzanti per il suo post su Salvini-talebano. Continua il pressing della Lega, che dopo aver chiesto le dimissioni dell’assessore dem al Comune di Bologna, tirano per la giacca l’aspirante primo cittadino del centrosinistra e compagno sia di partito sia di Giunta di Mazzanti. “In Afghanistan la gente muore, a Bologna un assessore prima ride, poi lancia accuse inaccettabili– attaccano in una nota congiunta i consiglieri comunali del Carroccio Francesca Scarano, Umberto Bosco, Mirka Cocconcelli e Giulio Venturi- invece di occuparsi di trasporti e mobilità, in questi anni Mazzanti ci ha abituato a uscite scomposte. Oggi però ha toccato il fondo. Per questo chiediamo al candidato sindaco Matteo Lepore di censurare le sue dichiarazioni. Per la Lega in politica non esistono nemici, ma avversari con cui confrontarsi lealmente. È così anche per il Pd bolognese? Attendiamo chiarimenti”.
Il riferimento, oltre al post condiviso da Mazzanti sul suo profilo personale, un fotomontaggio di Salvini vestito da talebano (poi cancellato), è anche alla giustificazione che l’assessore dem ha scritto nei commenti. “Il paragone ci sta- ha scritto Mazzanti- i talebani sono fanatici islamisti, lui e grossa parte dei suoi compari sono fanatici nazionalisti, in Europa ne sappiamo qualcosa, c’è stata pure la seconda guerra mondiale e terribili dittature grazie al fanatismo”. Una risposta che, secondo i leghisti, “è quasi peggio del post che ha condiviso ieri”. Mazzanti non è nuovo, in effetti, a questi scivoloni social. Una polemica simile scoppiò ad esempio l’anno scorso, per un post in cui invocava la “giustizia divina” contro Briatore per il suo scetticismo sul Covid.
“Il post contro Matteo Salvini e le successive dichiarazioni dell’assessore in scadenza, Claudio Mazzanti, sono la fotografia dell’essenza della peggiore sinistra– attacca a sua volta il deputato leghista Gianni Tonelli– intollerante verso le idee degli altri, spregiudicata nel dibattito politico, imprigionata nella presunzione di possedere una natura superiore. Uscite come questa dimostrano, ancora una volta, quanto Bologna meriti un cambio di passo, anche culturale, nel modo di intendere e fare politica”. Tranchant, spiega la Dire (www.dire.it), il commento della sottosegretaria leghista Lucia Borgonzoni: “Senza parole…”.