Vaccino Covid, l’Oms: “I dati non indicano il bisogno di una terza dose”. Il sottosegretario alla Salute Sileri: “Da ottobre in Italia sarà somministrata alle persone fragili”
Al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose di vaccino anti-Covid“. Lo ha detto in conferenza stampa Soumya Swaminathan, chief scientist dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Swaminathan ha spiegato che ad oggi “la priorità deve essere quella di aumentare le coperture nei Paesi che non hanno ancora avuto accesso ai vaccini” ed ha ribadito che iniziare con i “booster” con buona parte del mondo ancora non immunizzata potrebbe addirittura essere controproducente.
“Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei Paesi ricchi – ha proseguito come riferisce la Dire (www.dire.it) – perché non aiuterà a rallentare la pandemia. Togliendo dosi alle persone non vaccinate, i booster favoriranno l’emergere di nuove varianti”.
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Bruce Aylward, altro esperto dell’Oms, ha aggiunto che “ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto”. Aylward ha poi precisato che “due dosi devono essere date ai più vulnerabili in tutto il mondo prima che i richiami vengano dati a chi ha completato il ciclo, e siamo ben lontani da questa situazione”, ha concluso. Le parole dei due membri dell’Organizzazione mondiale della sanità giungono a poche ore di distanza dall’annuncio da parte degli Stati Uniti che si sono detti pronti ad avviare un’ampia distribuzione delle terze dosi di vaccino anti-Covid a partire dal prossimo 20 settembre.
Parla Sileri
“La terza dose di vaccino anticovid dovrebbe partire da ottobre e si inizierà con la fascia di popolazione più fragile. Credo che la terza dose sia necessaria e noi siamo pronti”. Lo ha detto ai microfoni di Radio 24, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.