Rapporto nazionale realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali dell’AIFA: nel 2020 spesa farmaceutica stabile a 30,5 miliardi
In Italia, lo scorso anno, la spesa farmaceutica nazionale totale (sia pubblica che privata) ammonta a 30,5 miliardi di euro. La spesa pubblica, con un valore di 23,4 miliardi, ha rappresentato il 76% della spesa farmaceutica complessiva e il 18% della spesa sanitaria pubblica. E’ rimasta pressoché stabile rispetto a quella registrata nel 2019 (-0,8%). Sono questi alcuni dati contenuti nel Rapporto nazionale realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (Osmed) dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA).
La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata di circa 13,5 miliardi di euro (222,87 euro pro capite), stabile sia nella spesa (+0,9%) sia nei consumi (+1,5%) rispetto all’anno precedente. Nell’anno segnato dalla pandemia Covid, la spesa farmaceutica pro capite, comprensiva dei medicinali acquistati direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche e di quelli erogati attraverso il canale della convenzionata, è stata pari a 385,88 euro, in lieve riduzione rispetto all’anno precedente. I consumi sono stati pari a 1.163,4 dosi Ddd (Dose definita giornaliera) per 1.000 abitanti al giorno, stabili rispetto al 2019. I farmaci cardiovascolari hanno rappresentato la classe terapeutica a maggiore spesa (49,05 euro pro capite) e consumo (484,7 Ddd) nel canale della convenzionata, mentre i farmaci antineoplastici e immunomodulatori e i farmaci del sangue e organi emopoietici sono stati quelli rispettivamente a maggiore spesa (102,88 euro pro capite) e consumo (49 Ddd) tra i prodotti farmaceutici acquistati direttamente dalle strutture pubbliche.
Altro aspetto evidenziato nel rapporto sono le differenze geografiche. Nel 2020 la Regione con il valore più alto di spesa lorda pro capite per i farmaci di classe A-Ssn è stata la Campania con 197,3 euro, mentre il valore più basso è stato registrato nella Provincia autonoma di Bolzano (114,4 euro), con una differenza tra le due aree del 72%. Anche per quanto riguarda i consumi, la Regione con i livelli più elevati è stata la Campania (1.123,8 Ddd/1.000 abitanti die), mentre i consumi più bassi sono stati registrati nella Pa di Bolzano (708,4 Ddd/1.000 abitanti die).