Kabul: l’Isis di Khorasan rivendica l’attentato, Biden giura vendetta


L’Isis della Provincia di Khorasan (Isis-K) ha rivendicato l’attacco esplosivo a Kabul che ha ucciso oltre 100 persone tra cui 13 Marines: le parole del presidente Usa Biden

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E’ di oltre 100 morti e decine di feriti l’ultimo bilancio dei due attentati suicidi compiuti ieri da un’organizzazione affiliata al gruppo Stato Islamico nei pressi dell’aeroporto di Kabul, stando a fonti dei talebani e delle autorità sanitarie afghane rilanciate dall’emittente regionale Al Jazeera. Nell’attentato hanno perso la vita anche 13 soldati delle forza armate americane, come confermato da fonti del dipartimento della Difesa di Washington. Si tratta del maggior numero di morti di militari Usa in una singola aggressione dal 2011, quando 30 marines rimasero uccisi nell’abbattimento di un elicottero militare.

Il governo dei talebani, spiega la Dire (www.dire.it), ha intanto reso noto che a rivendicare l’attacco è stato lo Stato Islamico – Provincia di Khorasan (Isis-K), un’organizzazione armata che si autodichiara affiliata al gruppo Stato Islamico e opera in Afghanistan e più in generale in tutta l’Asia centrale. Su questo gruppo si erano già concentrati i sospetti dei governi occidentali nelle ore successive agli attentati.

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Nei giorni scorsi i servizi di intelligence di diversi Paesi avevano avvertito della concreta possibilità di un attentato suicida nei pressi dello scalo di Kabul, segnalando che gli autori sarebbero potuti essere proprio gruppi armati locali affiliati all’Isis.

Biden piange in Tv e giura vendetta

“Non dimenticheremo, vi prenderemo e ve la faremo pagare”. Così il presidente americano Joe Biden, che si è commosso durante un discorso alla nazione in Tv, ha parlato dopo gli attacchi di Kabul. “Gli Stati Uniti non si faranno intimidire, l’evacuazione va avanti e siamo pronti a inviare altre truppe se sarà necessario” ha aggiunto.