Afghanistan, esplosione a Kabul: morto un bambino. Raid aereo americano contro un’auto: a bordo ci sarebbero stati terroristi pronti a farsi esplodere all’aeroporto
Un raid condotto oggi a Kabul con un drone dall’esercito degli Stati Uniti avrebbe colpito un’auto diretta verso l’aeroporto con a bordo “diversi attentatori suicidi” appartenenti allo Stato Islamico – Gruppo Khorasan. La presenza di materiale esplosivo nel veicolo avrebbe anche causato “esplosioni secondarie significative” oltre a quella provocata dal blitz. A riferirlo è stato il dipartimento di Stato della Difesa americano.
Nelle stesse ore, spiega la Dire (www.dire.it), fonti della polizia della capitale afghana e diversi testimoni hanno riferito di un’esplosione, forse causata da un razzo, che nel nord della città avrebbe provocato la morte la morte di un bambino e, stando a quanto rilanciato da alcune media, di altre quattro persone. Potrebbero essere tre i minori ad aver perso la vita. Non è ancora chiaro se i due eventi sono connessi. Anche l’abitazione colpita si troverebbe nei pressi dell’aeroporto.
Giovedì un attentato suicida all’ingresso dello scalo ha provocato circa 170 morti. Al momento nell’aeroporto l’esercito degli Stati Uniti sta svolgendo le ultime operazioni di rimpatrio dal Paese, che dovrebbero cessare definitivamente martedì come concordato con i talebani. Sarebbero circa 300, secondo fonti del governo del presidente Joe Biden, i cittadini americani rimasti in Afghanistan che vogliono lasciare il Paese.
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MATTARELLA: “SCONCERTANTE NO AD ACCOGLIENZA“
“In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici in Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma ‘che restino li’, non vengano qui perché non li accoglieremmo’. Questo non è all’altezza dei valori della Ue”. Lo sottolinea il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il seminario per la formazione federalista europea in occasione dell’80 anniversario del Manifesto di Ventotene.