Nell’area dei Campi Flegrei, dal 3 al 5 settembre, si svolge il Festival internazionale della Rotta di Enea, nella cornice di Antro 2021
«Armi canto e l’uomo che primo dai lidi di Troia venne in Italia fuggiasco per fato e alle spiagge lavinie». Così il poeta latino Virgilio inizia il racconto dell’Eneide, il viaggio del mitico eroe che attraversò il Mediterraneo per approdare nel Lazio.
Proprio sulle sue tracce è stata creata a fine maggio La rotta di Enea, il 45esimo itinerario culturale certificato dal Consiglio d’Europa. Un percorso che tocca 21 tappe nel Vecchio Continente attraverso cinque Paesi, Turchia, Grecia, Albania, Tunisia e Italia, dove vengono attraversate le regioni di Puglia, Sicilia, Calabria, Campania e Lazio.
Ciò che unisce questo lungo cammino è proprio il Mediterraneo, come spiega il presidente dell’associazione Rotta di Enea, Giovanni Cafiero: «Si è discusso molto in termini religiosi sulle origini dell’Europa, senza considerare che un legame fondamentale è dato proprio da questo mare che si estende dalla mitica Troia, a est, alle colonne d’Ercole, a ovest. Enea è stato il primo a mescolare molte culture, grazie al suo peregrinare. Secondo il mito, proprio da Troia discenderebbero addirittura anche i Britanni, i Franchi e gli Asburgo».
Il simbolo di questo viaggio è l’eroe virgiliano che porta sulle spalle il padre Anchise e per mano il figlio Ascanio. «È un’immagine che sottolinea la continuità tra le generazioni, fondata su due elementi complementari e non contraddittori: la fedeltà alle radici e la volontà di partire verso nuove terre. Enea, infatti, è un migrante di successo», continua Cafiero.
L’eroe salpò con pochi compagni dall’antica Antandros, nell’attuale Turchia, e, dopo lunghe peregrinazioni, arrivò sulle coste del Lazio, dove fondò la città di Lavinium. Il figlio Ascanio gettò invece le fondamenta per Alba Longa: dalla sua stirpe nascerà Romolo, fondatore e primo re di Roma.
Un itinerario non solo di carattere turistico, quindi, ma nato per rievocare la storia e la letteratura. «È un viaggio di formazione, che in futuro prevede anche proposte adatte ai ragazzi. Ma La rotta di Enea è anche un network di Comuni, realtà locali e soggetti internazionali che organizzano visite, percorsi, convegni e manifestazioni». Sono questi i punti di forza che hanno portato il progetto a ottenere il riconoscimento europeo.
La tappa di partenza è Troia, zona archeologica che oggi si trova nella regione nord occidentale dell’Anatolia, in Turchia, dove va visitato anche il Parco nazionale del Monte Ida: qui i mitici fuggiaschi si procurarono legname per costruire le navi e partire all’avventura.
In Italia il viaggio tocca località di grande valore storico, spesso poco conosciute.
Da Castro (LE), l’antico approdo di Enea sull’Adriatico, fino a Crotone, sullo Ionio, dove svetta l’unica colonna superstite del santuario di Hera Lacinia. Il passaggio in Sicilia occidentale è in provincia di Trapani, nella cittadina arroccata di Erice, legata all’antico culto di Venere, e al tempio greco solitario e incompiuto di Segesta.
Il percorso finisce nel Lazio, dove l’eroe fondò l’antica città di Lavinium, l’odierna Pratica di Mare, vicino Pomezia. In questa zona, immerse nei campi si possono ammirare le Tredici are, grandiosi altari affiancati l’uno all’altro, a cui è connesso l’heroon di Enea, il tumulo sepolcrale che si vorrebbe identificare come sua tomba. Tra i reperti, anche un centinaio di statue in terracotta ora custodite nel locale Museo civico archeologico.
In Campania, si fa rotta verso Palinuro (SA) e Cuma (NA), nell’area vulcanica dei Campi Flegrei. In questa località è stato identificato il famoso Antro della Sibilla, dove la misteriosa figura esprimeva responsi e vaticini. Tutta la zona, sottolinea Cafiero, è costellata di luoghi e monumenti iconici da scoprire.
«Oltre al parco sommerso di Baia c’è il Rione Terra, che costituisce il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, da pochi anni ristrutturato, con le colonne del Tempio di Augusto inglobate nelle pareti esterne della Cattedrale di San Procolo martire. E come non soffermarsi nella Piscina mirabilis, a Bacoli, un’enorme cisterna costruita per la raccolta delle acque?».
Nell’anno di Dante, poi, il presidente ricorda: «Se non ci fosse stato il racconto virgiliano della discesa agli Inferi, ambientato qui nel Lago di Averno, forse non avremmo avuto la Divina Commedia».
Ma la memoria non vive solo di passato, anzi coltiva e nutre il presente. Nell’area dei Campi Flegrei, infatti, dal 3 al 5 settembre, si svolge il Festival internazionale della Rotta di Enea, nella cornice di Antro 2021, la rassegna estiva del Parco archeologico, con la direzione dell’archeologo Fabio Pagano. Tre giorni in cui si può partecipare alla Passeggiata eneadica al tramonto nel Parco, alla lectio magistralis peripatetica con il professor Carlo Rescigno o al Concerto dal VI libro dell’Eneide.
È un modo per puntare sul turismo di prossimità, ricordare le tradizioni e proiettarsi nel futuro. «Se Enea rispetta le generazioni passate, con l’amore verso il padre immortalato dalla narrazione virgiliana dell’incontro nell’Ade, il figlio Ascanio è il simbolo di una next generation che guarda a nuove basi da cui ripartire. La generazione del XXI secolo, rappresentata dagli studenti che il progetto della Rotta coinvolge, con scambi e gemellaggi tra Paesi affacciati sul Mediterraneo», precisa Cafiero.
Il mito di Enea e la saga dei Troiani, ricorda ancora: «Sono stati d’ispirazione anche per importanti cicli artistici, a Roma, a Bologna e nelle Marche. E alla saga troiana sono dedicate anche tante opere musicali, come Didone ed Enea del compositore inglese Henry Purcell, composta alla fine del ’600. Sono tante anche quelle musicate sul libretto di Metastasio Didone abbandonata. Mentre nel 1945 Hermann Broch ha scritto La morte di Virgilio, che racconta l’ultima notte del poeta a Brindisi».
Tanti sono i capolavori citati sul sito web dell’associazione, dove si può navigare alla ricerca di notizie, leggende e curiosità. Per vivere un viaggio immaginario e reale che appartiene a ogni cittadino europeo.
FONTE: FSNEWS. Articolo tratto da La Freccia di agosto 2021