El Salvador legalizza i Bitcoin ma la Banca mondiale è prudente circa l’utilizzo della criptovaluta e ha rifiutato di dare sostegno al governo salvadoregno
In El Salvador le transazioni in bitcon diventano realtà. Dopo aver approvato una legge in Parlamento a inizio giugno, oggi nel Paese la criptovaluta inizia a circolare come moneta di scambio insieme al dollaro. El Salvador è il primo Paese al mondo a fare questa scelta, ma secondo alcuni sondaggi molti cittadini sono contrari e potrebbero dar vita a iniziative di protesta.
La “Ley bitcoin” di El Salvador stabilisce che tutti gli agenti economici dovranno accettare gli scambi con la criptovaluta e tutti i prezzi dei prodotti in vendita dovranno essere mostrati in dollari e in bitcoin. Il presidente salvadoregno, Nayib Bukele, che ha parlato di “svolta storica”, ieri sera su Twitter ha dichiarato che “come tutte le innovazioni, il processo bitcoin in El Salvador ha una curva di apprendimento. Ogni strada verso il futuro è così e non tutto sarà raggiunto in un giorno o in un mese. Ma dobbiamo rompere i paradigmi del passato. El Salvador ha il diritto di avanzare verso il ‘primo mondo’“.
Nella capitale, però, come spiega la Dire (www.dire.it) ci sono state proteste. Un sondaggio della Universidad Centroamericana di San Salvador ha rilevato che solo il 4,8% degli intervistati sa cos’è un bitcoin e come si utilizza, mentre oltre il 68% ha detto di non volere la criptovaluta come moneta di scambio.
Anche la Banca mondiale si è detta se non contraria quantomeno prudente circa l’utilizzo dei bitcoin, rifiutando di dare sostegno al governo salvadoregno.