Deloitte Private: le PMI italiane risultano resilienti alla pandemia, ma per restare competitive devono evolvere secondo le direttrici del Next Generation EU
Per più di 3 leader aziendali su 4 secondo la ricerca di Deloitte Connect for Europe: Next Generation Eu la pandemia ha rappresentato un momento di riflessione durante il quale hanno appreso come affrontare una situazione delicata seguendo logiche svincolate dal business as usual, che costituiscono un bagaglio di competenze utili a gestire anche momenti futuri di forte incertezza.
In questo momento storico, le PMI- emerge dal Report di Deloitte Private- sono chiamate ad attuare un tempestivo cambio di passo ed evolvere il proprio DNA, interrompendo l’inerzia data dal contesto di incertezza e assumendo un’attitudine dinamica che abbracci elementi nuovi quali complessità, interdipendenza e multidimensionalità, così da invertire il trend dell’anno 2020 dove il fatturato delle PMI si è contratto in media del 10,6% ed i loro margini operativi lordi hanno registrato una contrazione ancora più severa, stimata al -22,8%.
Secondo la prospettiva di Deloitte Private, basata sul confronto con le aziende di equivalente dimensione e struttura organizzativa del Network internazionale Deloitte Private, le esigenze organizzative delle PMI si possono raggruppare in sette categorie: strategy, capital, growth, operations, technology, work e society. Nella costruzione di organizzazioni più resilienti, in grado di resistere meglio alle crisi future, c’è una comune consapevolezza da parte delle aziende rispetto a queste sette priorità organizzative, le quali possono essere considerate come asset fondamentali per il successo di una strategia resiliente. Guardando al contesto italiano, l’impatto della pandemia da Covid-19 ha impresso un’accelerazione sulle priorità delle aziende di piccole e medie dimensione che si trovano in un percorso di trasformazione.
“A determinare il carattere di resilienza delle imprese italiane- spiega Lanzillo- concorrono anche i temi di sostenibilità e di riduzione delle emissioni, seppur a differenti livelli: da chi è ancora in fase di implementazione iniziale (41%), a chi a metà processo (35%) o addirittura è maturo su queste tematiche (6%). Più della metà delle aziende italiane che hanno partecipato alla ricerca Deloitte “Connect for Europe: Next Generation Eu”, ritiene la sostenibilità ambientale un driver fondamentale per il rilancio verso il New Normal. Nello specifico, oltre a migliorare la responsabilità sociale (37%) e fornire un contributo concreto alla realizzazione di un’economia circolare (31%), le aziende vedono nello sviluppo di progetti di sostenibilità ambientale anche una strada per coniugare i benefici ambientali con un netto potenziamento della performance aziendale.
Il PNRR, con le proprie direttrici di azione concentrate su digitalizzazione, sviluppo tecnologico, sostenibilità e sussidiarietà può evidentemente contribuire a facilitare il raggiungimento di livelli di resilienza elevata anche per le imprese oggi categorizzate come a media o bassa resilienza; conoscere i provvedimenti normativi che a mano a mano verranno adottati nel contesto della realizzazione delle priorità del PNRR potrà quindi essere un elemento di vantaggio competitivo se le aziende sapranno improntare i propri piani strategici di breve e medio termine verso le priorità che possono essere favorite da finanziamenti o da provvedimenti dedicati. A tal proposito, per superare l’ostacolo alla digitalizzazione, rappresentato da carenza di fondi o costi elevati o incertezze nel ritorno dell’investimento, dal report Deloitte “Connect for Europe: Next Generation Eu” risulta che circa il 50% delle aziende intervistate è in attesa delle linee guida definitive del PNRR per cogliere le opportunità del NGEU mentre 1 azienda su 3 si è già attivata per farlo, soprattutto grazie al supporto di partner esterni.”
“Affrontare quotidianamente l’incertezza – aggiunge Eugenio Puddu, Consumer Products Leader – continua a spronare le PMI a diventare ancora più flessibili, dimostrando così un concreto innalzamento del livello di resilienza dell’intero tessuto imprenditoriale italiano. Le decisioni prese sinora hanno avuto un impatto su tutta la struttura aziendale, possiamo quindi dire che i sette ambiti prioritari di intervento individuati da Deloitte Private per le PMI rimangono tutt’ora fondamentali, ancor più pensando che si tratta di elementi inscindibili la cui combinazione determina un’intera visione aziendale e la cui realizzazione potrà sicuramente beneficiare del contributo dei provvedimenti di esecuzione del PNRR”.