Le donne fumano meno sigarette rispetto agli uomini ma trovano più difficile smettere di fumare secondo uno studio dell’Università della Borgogna
Le donne fumano tendenzialmente meno sigarette rispetto agli uomini. Tuttavia trovano più difficile smettere di fumare. E’ quanto sostiene uno studio dell’Università della Borgogna, presentato al congresso 2021 della Società Europea di Cardiologia (ESC). La ricerca ha confrontato le caratteristiche e i tassi di astinenza di uomini e donne che hanno visitato i servizi per smettere di fumare tra il 2001 e il 2018 in Francia. Sono stati arruolati fumatori di età pari o superiore a 18 anni con almeno un fattore di rischio aggiuntivo per malattie cardiovascolari: sovrappeso oppure obesità, colesterolo alto, diabete, pressione alta, storia di ictus, infarto o angina.
L’astinenza dal fumo (almeno 28 giorni consecutivi) è stata auto-riferita e confermata dalla misurazione del monossido di carbonio espirato inferiore a 10 parti per milione. Nello studio sono stati inclusi un totale di 37.949 fumatori, di cui 16.492 (43,5%) erano donne. L’età media delle donne nello studio era di 48 anni, mentre l’età media degli uomini era di 51. Dall’analisi è emerso che il numero medio di sigarette fumate giornalmente era 23 nelle donne e 27 negli uomini e che circa il 56% delle partecipanti allo studio di sesso femminile aveva una grave dipendenza da nicotina rispetto al 60% degli uomini. L’astinenza era meno comune invece nelle donne (52%) rispetto agli uomini (55%).
“I risultati- evidenzia Ingrid Allagbe, autrice dello studio – suggeriscono che nonostante fumino meno sigarette e siano meno dipendenti dalla nicotina rispetto agli uomini, le donne trovano più difficile smettere. A contribuire potrebbero essere la maggiore prevalenza di ansia, depressione e sovrappeso o obesità nel sesso femminile. È stato precedentemente riportato che le donne possono incontrare diversi ostacoli alla cessazione del fumo legati alla paura dell’aumento di peso, agli ormoni sessuali e all’umore”.