Il 22 e 23 novembre durante la Milano Music Week open day ai nuovi RCA Recording Studios, nella sede milanese di Sony Music
Dalla fine degli anni ’40 fino al 1987 hanno rappresentato la casa della musica italiana, dove nascevano gli album più importanti della nostra storia musicale. In via Tiburtina, a Roma, c’erano gli studi RCA, dove registravano le loro canzoni artisti come Gianni Morandi, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Claudio Baglioni, Antonello Venditti, Renato Zero, solo per citarne alcuni.
Tutti (o quasi) passavano di lì. Al bar dell’azienda, diventato mitico, si incontravano artisti, operai, dirigenti. Gli Studi erano un luogo dove la musica si respirava, non solo si produceva e si ascoltava.
Oggi, lungo un ponte ideale che unisce Roma a Milano e un’epoca ad un’altra, quella magia è pronta a rinascere grazie ai nuovi RCA Recording Studios, nella sede milanese di Sony Music, in via Imbonati, 22, a Milano, che sono già completamente operativi e ai quali sarà possibile accedere durante due speciali open days: il 22 e il 23 novembre, simbolicamente nel corso della Milano Music Week.
La decisione di creare uno studio di registrazione all’interno della sede di una casa discografica nasce dalla necessità di riportare la musica all’interno del luogo dove si vive e si lavora la musica quotidianamente, oltre che per riaffermare l’importanza di un rapporto diretto fra gli artisti e tutte le persone che sono parte integrante dei loro progetti.
Inoltre lo studio di registrazione non è solo il luogo dove “si fa musica” nel senso stretto del termine è anche il luogo dove gli artisti si incontrano, condividono idee, crescono e cambiano. Un luogo “chiuso” solo fisicamente, quanto mai aperto alla creatività e alla condivisione. Esattamente come erano gli studi in Via Tiburtina.
«In un momento di grandissimo cambiamento di tutto lo scenario del mercato della musica, la nostra missione principale è avere un’attenzione particolare nei riguardi della creatività degli artisti», ha spiegato Andrea Rosi, presidente di Sony Music Italia: «qui devono sentire di poter avere sempre un appoggio. Nella nostra sede inaugurata un anno fa, abbiamo prima creato un auditorium, luogo perfetto per concerti e incontri, ed ora questi studi. Mi piace molto pensare che qui tutti i nostri artisti abbiano qui un punto di riferimento. Ovviamente gli studi sono per loro accessibili, gratuitamente».
I nuovi RCA Recording Studios, che vedono la supervisione affidata al produttore musicale (nonché uno dei direttori artistici di Sony Music) Fabrizio Ferraguzzo e al fonico/studio resident Enrico Brun, sono un progetto ambizioso, filosoficamente e strutturalmente: il meglio della tecnologia contemporanea a disposizione dei migliori artisti e produttori italiani per far tornare la produzione musicale nella posizione che gli spetta: al centro di ogni progetto di Sony Music Italy.
I modernissimi studi comprendono 2 regie nelle quali la tecnologia digitale di fonde con una strumentazione orgogliosamente analogica, e 2 sale di ripresa (una per la registrazione di batterie, chitarre, ed altri strumenti acustici, e una seconda appositamente creata per la ripresa della voce.
La parte informatica (hardware e software) delle due regie è perfettamente speculare, e questo permette piena intercambiabilità dei progetti tra una regia e l’altra.
Gli studi registrazione di Sony Music in Italia nascono dopo quelli di Corea, Messico e Australia ma sono gli unici al mondo all’interno della stessa struttura.
La eco dell’importanza strategica e culturale di questa nuova struttura è stata già molto grande non solo nel mondo Sony ma anche nella comunità artistica italiana e internazionale e gli RCA Recording Studios sono già stati visitati da artisti come Zara Larsson, Tom Walker, Marco Mengoni, J-Ax e Giusy Ferreri, che hanno inaugurato gli studi con alcune importanti recording sessions. Ed è solo l’inizio.