Oltre 1500 delfini sono stati uccisi nella tradizionale caccia Grindadrap alle Isole Faroe: sul web l’indignazione per il massacro
Alle Isole Faroe il mare diventa rosso sangue: quello di migliaia di delfini massacrati nella caccia Grindadrap, controversa tradizione secolare del Nord Atlantico.
Una mattanza senza precedenti, che ha causato la morte brutale di circa 1500 delfini.
La caccia Grindadrap è una tradizione barbarica, che da sempre ha suscitato orrore e polemiche. Consiste nel trascinare a riva il maggior numero di cetacei, compresi delfini e balene, per poi ucciderli con coltelli e arpioni. Come riporta la BBC, ogni anno vengono martoriati circa 600 animali, ma quella di quest’anno è stata una barbarie senza precedenti. E’ la prima volta che vengono massacrati così tanti cetacei.
Una mattanza giustificata come “errore”. Sulla baia sono stati radunati troppi delfini rispetto al numero di persone in attesa di ucciderli: questo ha causato una lunga agonia per gli esemplari, che sono rimasti sulla spiaggia “contorcendosi troppo a lungo prima di essere uccisi”, ha spiegato Heri Petersen, il presidente dell’associazione locale di caccia Grindadrap.
Le immagini della mattanza, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), hanno fatto il giro del mondo. Purtroppo, questo tipo di caccia è legale. I cetacei vengono uccisi per la loro carne, che viene distribuita tra i “cacciatori” e gli abitanti dei villaggi. Secondo un sondaggio effettuato dalla tv Kringvarp Foroya, il 50% degli abitanti delle Isole è contrario alla caccia dei delfini, ma l’80% è favorevole a quella delle balene.