Afghanistan: talebani cancellano ministero delle donne


In Afghanistan i talebani trasformano il ministero degli Affari Femminili in quello della Promozione della virtù e la Prevenzione del vizio

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Quello che il mondo sta apprendendo molto lentamente senza reagire, le donne afghane lo sapevano già da tempo. Rimanere nella loro terra vuole dire solo una cosa: diventare invisibili. Il governo talebano, dopo le false promesse iniziali fatte per abbindolare un mondo che, di fatto, aveva già scelto di restare a guardare, sta rivelando la sua vera natura. Giorno dopo giorno, le donne vengono sempre più emarginate dalla società quasi a volerle cancellare.

Scuole afghane aperte solo ai ragazzi

L’ultima notizia in merito, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it), è la trasformazione del ministero degli Affari Femminili in quello della Promozione della virtù e la Prevenzione del vizio. D’ora in poi nel dicastero potranno lavorare solo gli uomini e le donne sono state rimandate a casa. Diverse le ex dipendenti che hanno protestato su Twitter senza avere risposta dai funzionari talebani.

Una mossa che apre scenari molto diversi rispetto a quelli più moderati annunciati settimane fa. A questa si aggiunge la decisione di far ripartire le lezioni alle elementari, medie e superiori ma tra i banchi potranno tornare solo gli studenti maschi. Le ragazze saranno invece costrette in casa. Ovviamente anche gli insegnanti saranno solo uomini.

L’appello dell’Unicef: “Le ragazze non devono essere lasciate indietro”

“L’Unicef accoglie con favore la notizia che le scuole secondarie in Afghanistan saranno aperte dopo aver chiuso per mesi a causa del COVID-19. Siamo profondamente preoccupati, tuttavia, che molte ragazze non possano essere riammesse in questo momento – così l’organizzazione in una nota – Le ragazze non possono e non devono essere lasciate indietro. È fondamentale che tutte le ragazze, comprese quelle più grandi, siano in grado di riprendere la loro istruzione senza ulteriori ritardi. Per questo, abbiamo bisogno di insegnanti donne per riprendere l’insegnamento”: Ricorda Unicef: “nche prima della più recente crisi umanitaria, 4,2 milioni di bambini non erano iscritti a scuola. Circa il 60% di loro sono bambine. Ogni giorno in cui le ragazze perdono l’istruzione è un’opportunità persa per loro, le loro famiglie e le loro comunità. C’è stato un progresso significativo nell’istruzione nel paese negli ultimi due decenni. Il numero di scuole è triplicato. Il numero di bambini a scuola è aumentato da 1 milione a 9,5 milioni. Questi sono importanti miglioramenti per i bambini del paese che dobbiamo rispettare e proteggere”. Per questo, Unicef “esorta i partner di sviluppo a sostenere l’istruzione per tutti i bambini in Afghanistan. L’Unicef continuerà a sostenere con tutti gli interlocutori che tutte le ragazze e i ragazzi abbiano la stessa possibilità di imparare e sviluppare le abilità di cui hanno bisogno per prosperare e costruire un Afghanistan pacifico e produttivo”.