La Fiesta rossa del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990, per la prima volta sarà esposta al pubblico
Venerdì mattina i carabinieri della Compagnia di Canicattì (Agrigento) scorteranno la Ford Fiesta rossa condotta dal magistrato Rosario Angelo Livatino, nel momento in cui i sicari della stidda lo raggiunsero per ucciderlo, dal luogo in cui è stata custodita negli ultimi 30 anni fino al complesso San Domenico di Canicattì, dove l’auto sarà esposta al pubblico per la prima volta. Non era un’auto blindata ma soltanto una piccola utilitaria quella che la mattina del 21 settembre 1990 il magistrato, dichiarato Beato, guidava lungo la strada da Canicattì verso il Tribunale di Agrigento quando i sicari, sulla SS 640, all’altezza del viadotto Gasena, aprirono il fuoco.
La Fiesta rossa, che si pensava fosse andata perduta come ricorda la Dire (www.dire.it), è stata recuperata e lasciata dal padre di Livatino in eredità a una persona molto vicina alla famiglia, che l’ha parzialmente restaurata e conservata. Dichiarata bene d’interesse culturale nel 2017, la Ford Fiesta rossa è stata usata durante le riprese del film ‘Il Giudice Ragazzino’ e ora il proprietario ha deciso di affidarla al Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Canicattì affinché possa essere esposta.
La Ford Fiesta Rossa del giudice Livatino, scortata dalle gazzelle dei carabinieri del Nucleo radiomobile, sarà trasferita al complesso San Domenico, dove venerdì e sabato resterà in mostra durante gli eventi della Settimana della Legalità, rassegna culturale in corso dedicata all’eredità civile, morale e spirituale lasciata dal Beato Rosario Angelo Livatino.