Dedicato all’Agroindustria il quinto bando di “Rinascimento Firenze”: le domande possono essere presentate fino al 17 ottobre
È destinato alle micro e piccole imprese del settore dell’Agroindustria il quinto e ultimo bando, del valore complessivo di nove milioni di euro, che completa il programma “Rinascimento Firenze” ideato e promosso da Fondazione CR Firenze e da Intesa Sanpaolo. Il progetto mira ad immettere sul territorio complessivamente 60 milioni di euro con lo scopo di dare ossigeno ai comparti più caratteristici dell’identità cittadina particolarmente colpiti dalla crisi generata dalla pandemia ed ha interessato in precedenza i seguenti settori: artigianato artistico, turismo e filiera culturale, moda e lifestyle, start up innovative e tecnologia. E’ dunque un progetto innovativo di economia civile con un’alta valenza sociale che ha, tra i suoi molteplici scopi, anche quello di consentire il mantenimento dei posti di lavoro e, se possibile, incrementarli rilanciando l’occupazione e assicurare il mantenimento sul territorio di un sistema economico sano e propositivo di nuove attività imprenditoriali. Le domande possono essere presentate dal 16 settembre, esclusivamente in modalità online, sul portale www.rinascimentofirenze.it all’interno del quale sono anche contenute tutte le informazioni del bando. La scadenza è il 17 ottobre.
Il bando, che si apre a pochi giorni dal G20 sull’ agricoltura di Firenze, si rivolge a tutte le attività economiche, tra cui anche quelle sviluppate in forma no-profit, classificate come micro e piccole imprese che hanno sede operativa nel territorio della Città Metropolitana di Firenze compreso il capoluogo. Lo hanno presentato stamani, in diretta streaming, il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, il Chief Lending Officer di Intesa Sanpaolo Raffaello Ruggieri, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, Direttore della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori, il Presidente di Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione Andrea Arnone, il Presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, l’ esponente del consiglio direttivo della Sezione Alimentare di Confindustria Firenze Silvia Donnini. Hanno partecipato al collegamento numerose autorità e operatori del settore.
Attraverso questo nuovo intervento, Fondazione CR Firenze, ha spiegato il suo Direttore generale Gabriele Gori, sostiene il comparto con 1,5 milioni di euro come contributo di scopo a fondo perduto, erogati dal Soggetto Attuatore che, in questo caso, è la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (FRI) partecipata da Università degli Studi di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze. Intesa Sanpaolo mette a disposizione prestiti d’impatto, a tassi agevolati e senza garanzie, per un totale di 7,5 milioni di euro. Il supporto operativo è assicurato dalla struttura della Fondazione KON e sono partner istituzionali la Camera di Commercio di Firenze e la Prefettura di Firenze.
Le risorse richieste andranno a supportare progetti di continuità e di rilancio da attuarsi nell’arco massimo di 18 mesi, in grado di generare un impatto sociale diretto o indiretto sul territorio. Ai beneficiari è richiesto un co-investimento per un importo pari al 50% del contributo a fondo perduto, che è proporzionato al progetto e va da un minimo di 20.000 a un massimo di 100.000 euro. Il prestito d’impatto erogato da Intesa Sanpaolo potrà moltiplicare fino a cinque volte il fondo perduto ed avrà condizioni agevolate (assenza di garanzie, tasso d’interesse del 0,4% con pagamento degli interessi in un’unica soluzione alla scadenza del prestito e rimborso del capitale in due tranche al 5° e 10° anno). Le risorse messe a disposizione dal bando saranno erogate per il 50% all’aggiudicazione e per il restante 50% dopo 18 mesi successivi, successivamente alla verifica del rispetto degli impegni di impatto sociale e di piano. Sono ammissibili interventi per rilanciare, riorganizzare, implementare la propria attività e per richiamare il personale dalla cassa integrazione, stabilizzare i contratti di lavoro dipendenti e assumere nuovo personale.
Per partecipare al bando le imprese devono avere almeno 5 dipendenti, comprensivi delle risorse che saranno assunte a tempo determinato e indeterminato per il tramite del progetto presentato; devono avere subito una contrazione della domanda conseguente allo scoppio della pandemia da Covid-19; devono avere sede operativa nel territorio della Città Metropolitana di Firenze e siano iscritte presso la Camera di Commercio di Firenze; devono presentare una visura camerale attestante l’attribuzione del proprio codice ATECO (primario e/o secondario) coerente con il settore.
‘’Questo quinto e ultimo bando – ha dichiarato il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – giunge a pochi giorni di distanza dal G20 dell’Agricoltura, vuole stimolare le imprese del settore perché possano agganciare il forte cambiamento provocato dalla transizione digitale che secondo Coldiretti potrebbe generare un milione di nuovi posti di lavoro entro i prossimi 10 anni. In questo processo sono fondamentali le nuove competenze e una formazione adeguata, e non è un caso se la nostra Fondazione sta investendo in questi ultimi anni tante risorse e tante energie in progetti che hanno come obiettivo proprio la formazione delle nuove generazioni. Ne è l’ultimo, concreto esempio la nuova ‘Scuola di agricoltura‘ che abbiamo finanziato e che nasce alla Fattoria di Campiano, nel Comune di Impruneta, in una struttura di proprietà dell’Opera Madonnina del Grappa’’.
“L’idea di un investimento dal territorio per il territorio – ha sottolineato in una nota il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – in una regione che per storia e tradizione scommette su se stessa, genera eccellenza. Quest’ultima tranche di ‘Rinascimento Firenze’, a pochi giorni dal G20 dell’agricoltura, celebra ciò che ha fatto unica la Toscana, le sue attività, la coltivazione della terra e la cura del territorio, la sua economia e socialità. Alcuni eclatanti casi che sono esplosi ultimamente proprio sul nostro territorio mostrano a tutti l’importanza di saperi e capacità, di cultura e diritto. Quei valori che oggi rivivono attraverso il ‘Rinascimento’ e che noi difendiamo con convinzione”.
‘’Siamo contenti di svolgere un ruolo di primo piano – ha dichiarato la Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci – in un progetto come Rinascimento Firenze che si propone di dare impulso all’economia e di creare occupazione in un settore, come quello dell’Agritech, selezionato per la quinta edizione del bando, così importante per il nostro territorio – spiega la rettrice dell’Ateneo fiorentino Alessandra Petrucci – Il nostro compito, attraverso la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione, sarà quello di promuovere il bando e di selezionare proposte in grado di valorizzare il capitale umano e produrre un impatto sociale, sulla scorta di principi consolidati nel corso del G20 sull’agricoltura a Firenze. In collaborazione con tutti i soggetti coinvolti da questa iniziativa, contiamo di fornire così un ulteriore contributo per lo sviluppo e la crescita dell’area metropolitana”.
“Siamo orgogliosi – ha affermato il Presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi – di sostenere anche l’ultimo “miglio” del progetto Rinascimento Firenze, che con questo bando di Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo a favore della micro e piccola agroindustria sostiene un settore vitale dell’economia metropolitana che contraddistingue la Toscana nel mondo”.
“Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione – ha sottolineato il suo Presidente Andrea Arnone – è onorata di supportare anche l’attuazione del quinto Bando di Rinascimento Firenze, dedicato all’Agroindustria, un settore chiave della nostra economia territoriale e nazionale e che come altri settori ha subito gli impatti della pandemia. Il bando rappresenta una fondamentale azione per supportare le micro e piccole aziende della Città Metropolitana di Firenze, attraverso un concreto sostegno economico per progetti di rilancio. La quinta attuazione, come quelle che l’hanno preceduta, mirerà a generare un forte impatto sociale, andando a favorire l’assunzione, stabilizzazione e reintegro di capitale umano, vera e propria risorsa delle nostre aziende. Ci auspichiamo quindi di vedere progetti che sappiano generare innovazione “sociale”, con grande attenzione anche ai temi della sostenibilità e i relativi obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030’’.
“Questo bando destinato specificamente alla imprese dell’agroindustria e alla sua filiera – ha dichiarato Silvia Donnini, del consiglio direttivo della Sezione Alimentare di Confindustria Firenze – , siamo convinti sarà generatore di crescita occupazionale e di innovazione di impresa, ma sarà anche aiuto per tutte quelle imprese, che avendo come principale sbocco di mercato ristorazione e settore eventi, hanno subito pesanti cali di fatturato nel 2020 e anche nel 2021. Le nostre sono imprese dinamiche e pragmatiche, che siamo certi sapranno cogliere al meglio le opportunità offerte dal bando”.
“Anche il quinto bando di Rinascimento Firenze – ha concluso Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer Intesa Sanpaolo – si concentra su innovazione e sostenibilità, leve strategiche per l’impresa appartenente alla filiera agro-industriale, che Intesa Sanpaolo considera da sempre essenziale alla tradizione produttiva italiana e spesso all’avanguardia per qualità e rappresentatività del Made in Italy. I prestiti di impatto, formulati per consentire un accesso agevolato in termini di tassi e garanzie con l’obiettivo di rafforzare le realtà anche di minori dimensioni ma dalle grandi potenzialità, si dimostrano essere strumenti particolarmente appropriati per le finalità sostenibili delle imprese del settore. Il tema dell’agricoltura sostenibile è infatti di estrema attualità e rilevanza, anche nell’ambito degli obiettivi del PNRR e queste formule innovative di finanziamento mirano ad accrescere competitività e resilienza in una fase ancora complessa, cogliendo le opportunità di crescita strutturale delle aziende e di rilancio di tutta l’economia, a partire dalla dimensione locale”.