Celiachia: in Toscana nasce il terzo Centro di riferimento regionale nell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana
La Rete delle malattie croniche della Toscana si arricchisce di un terzo Centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento della celiachia presso l’unità di Gastroenterologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana. Gli altri due Centri di riferimento per la celiachia sono a Careggi (per l’età adulta) e al Meyer (per l’età pediatrica).
“La nascita di un terzo Centro di riferimento, oltre ai due già esistenti, fa seguito a una necessità emersa in sede di tavolo tecnico regionale per la celiachia, che si è pronunciato all’unanimità sull’individuazione del nuovo Centro nella Gastroenterologia dell’Aou pisana, visti i contributi sostanziali forniti in questo ambito – commenta Bezzini -. Questo provvedimento contribuirà a rafforzare i servizi sanitari, potenziare l’attività di educazione e di ricerca, e aumentare la capacità di fare rete tra i vari attori del percorso assistenziale, per fornire risposte sempre più appropriate e di qualità alle persone affette da celiachia”.
“L’istituzione presso l’Assessorato alla sanità di un tavolo di lavoro permanente sulla celiachia, cui è presente da anni anche l’Associazione italiana celiachia toscana, è un esempio proficuo di come il rapporto tra pubblico e rappresentanti del terzo settore è la chiave per dare efficaci ed efficienti risposte ai bisogni dei cittadini – commenta Giuseppe Giura, presidente dell’Associazione italiana celiachia toscana -. L’istituzione dei Centri di riferimento regionali (quello di Careggi per gli adulti, quello per minori al Meyer, e quello per la dermatite erpetiforme nella Asl centro) ha prodotto, inoltre, un’ottima sinergia, per effettuare diagnosi in tempi apprezzabili anche in piena pandemia. La nascita di un nuovo Centro non può che accrescere la sinergia tra i soggetti che fanno parte della Rete a vantaggio della salute della nostra comunità”.
Il nuovo Centro di riferimento regionale per la celiachia dovrà intervenire in tutti i casi controversi e di difficile approccio diagnostico; valutare i risultati uniformando le metodiche nei vari presìdi di rete; svolgere un’attività di educazione e di ricerca; e coordinare i presìdi di rete.
Alcuni dati
La celiachia colpisce circa 1% della popolazione. Al 31 dicembre 2019 i diagnosticati in celiachia in Italia sono stati 225.418.
In Toscana i celiaci diagnosticati sono 17.177 di cui 4965 uomini e 12.212 donne. Rappresentano lo 0,46 della popolazione (3.722.729) residente, a fronte della media nazionale di diagnosi che è dello 0,37.
Questi dati essenziali rilevano che pur essendoci ancora in Toscana molti cittadini che necessitano di diagnosi, le strutture sanitarie adibite alla diagnosi e al followup sono riuscite, a oggi, a garantire un’ottima capacità di risposta.
L’incidenza annuale di nuove diagnosi è di circa 600/700 unità. Anche durante il 2020 le nuove diagnosi sono state nella media degli ultimi anni.