Il ghiacciaio del Gran Paradiso continua ad arretrare


Il ghiacciaio del Gran Paradiso ha perso il 65% della superficie in 120 anni. Comitato glaciologico italiano: è l’area più colpita di tutto l’arco alpino

carovana dei ghiacciai

Il ghiacciaio del Gran Paradiso “è l’area delle Alpi che ha subito un maggiore arretramento dei ghiacci, ha perso circa il 65% della sua superficie in 120 anni“. Lo evidenzia, parlando alla ‘Dire’ Guido Giardino, segretario del Comitato glaciologico italiano, durante l’incontro conclusivo della tappa valdostana della Carovana dei ghiaccia di Legambiente, tenutosi questa mattina al Forte di Bard. “Il dato – prosegue Giardino – è dovuto anche al crollo di una superficie di 110 metri avvenuta nel 2016 che ha provocato una forte accellerata alla curva di arretramento, assestatasi poi negli ultimi anni”.

L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sulla tappa valdostana dell’iniziativa promossa da Legambiente, debuttata venerdì con l’inaugurazione del Giardino dei ghiacciai, un itinerario per recuperare i sentieri e le iscrizioni storiche incise negli ultimi 150 anni ai bordi dei ghiacciai del Gran Paradiso. Al suo interno è stata installata l’opera d’arte firmata dagli artisti contemporanei Andrea Caretto e Raffaella Spagna. Il giardino è stato teatro ieri della caccia al tesoro della Carovana dei ghiacciai, che ha visto sfidarsi una cinquantina di persone, tra docenti, ricercatori e studenti universitari.

La seconda edizione della Carovana dei ghiacciai, che tornerà il prossimo anno come ricorda la Dire (www.dire.it), ha ribadito che “il legame tra il monitoraggio scientifico a lungo termine e l’attività culturale legata allo studio della storia del territorio ci permettono di non perdere la memoria di questi luoghi e della loro evoluzione”, conclude Giardino.