Per le malattie neurologiche le nuove frontiere terapeutiche sono rappresentate dai recettori metabotropici per il glutammato
Rappresentano elementi cruciali nella trasmissione di segnali tra le cellule del sistema nervoso, considerati uno dei più promettenti bersagli verso i quali indirizzare terapie innovative contro diverse patologie neurologiche e psichiatriche. Sono i recettori metabotropici per il glutammato (mGlu), ai quali è interamente dedicato il relativo X Congresso Internazionale sui recettori metabotropici del glutammato, che si svolgerà a Taormina dal 1 al 6 ottobre.
Gli mGlu giocano un ruolo importante in diverse patologie del sistema nervoso. Ecco perché, nel corso dei 6 giorni di meeting in terra siciliana, ricercatori di livello internazionale si daranno convegno per una serie di sessioni che affronteranno tutti gli aspetti di questo promettente settore della ricerca neurofarmacologica.
Sponsorizzato dall’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), l’incontro si svolge a cadenza triennale dal 1993, rappresentando un punto di riferimento per gli aggiornamenti nello sviluppo delle neuroscienze. Prevista nel 2020, la decima edizione si svolge con un anno di ritardo a causa dell’emergenza pandemica, rappresentando uno dei primissimi congressi internazionali a svolgersi nuovamente in presenza nel nostro Paese.
Oltre ad esaminare nel dettaglio i vari meccanismi neurologici in cui i recettori mGlu sono implicati, il programma del convegno vede sessioni specifiche sullo sviluppo di farmaci, come nel caso di molecole attivate dalla luce. E poi, naturalmente, c’è un ampio spazio di approfondimento dedicato alle specifiche patologie neurologiche e a come la conoscenza del ruolo di questi recettori possa portare a trattamenti innovativi. Un lungo elenco che comprende malattie con un altissimo peso personale e sociale: dolore cronico di origine neuropatica, malattia di Alzheimer, Parkinson, depressione, schizofrenia, sclerosi multipla, depressione, disordini dello spettro autistico, danno ischemico, fino a giungere alle tossicodipendenze.
I recettori mGlu
Sono proteine inserite nella membrana cellulare che rispondono all’acido glutammico, il principale neurotrasmettitore eccitatorio del Sistema Nervoso Centrale. Non solo rappresenta uno dei responsabili del trasferimento dell’informazione tra cellule nervose ma e anche coinvolto in quei meccanismi cosiddetti di “plasticità sinaptica”, in altri termini la capacità che le connessioni tra un neurone e l’altro hanno di adattarsi all’ambiente, la base dei meccanismi di apprendimento e memoria.
In particolare, l’acido glutammico interagisce con due categorie di recettori di membrana: i recettori “ionotropici”, che formano canali ionici e permettono il passaggio degli ioni sodio e degli ioni calcio dallo spazio extracellulare all’interno della cellula nervosa, e i recettori mGlu, che operano mediante meccanismi biochimici complessi (denominati meccanismi di trasduzione del segnale).
I farmaci in studio
Ormai da anni le principali industrie farmaceutiche investono nello sviluppo di farmaci che interagiscono con i recettori mGlu cercando di ottenere potenza e selettività della loro azione. I vari tipi di farmaci si comportano in modo diverso:
Agonisti ortosterici: si sostituiscono al glutammato attivando i recettori.
Modulatori allosterici positivi o PAM: amplificano l’azione del glutammato prodotto e rilasciato dalle cellule nervose.
Antagonisti competitivi: spiazzano il glutammato dal sito di legame sui recettori mGlu impedendone l’azione.
Modulatori allosterici negativi o NAM: inibiscono la funzione recettoriale interagendo con un sito diverso rispetto a quello occupato dal glutammato.
L’IRCCS Neuromed
Patrocinatore del Congresso mGlu di Taormina, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.) Neuromed di Pozzilli (IS) rappresenta un punto di riferimento a livello italiano ed internazionale per la ricerca e la terapia nel campo delle malattie che colpiscono il sistema nervoso. Un centro in cui i medici, i ricercatori, il personale e gli stessi pazienti formano una alleanza rivolta a garantire il miglior livello di assistenza possibile e cure all’avanguardia, guidate degli sviluppi scientifici più avanzati.