Il CPA (Caccia Pesca Ambiente) interviene sulla gestione del territorio dell’ATC Siena Sud 8: “Tra i peggiori d’Italia per la nobile selvaggina stanziale”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’associazione venatoria Caccia Pesca Ambiente relativa alla gestione territoriale dell’ATC Siena Sud 8 e alle difficoltà che stanno incontrando i cacciatori in queste prime settimane di apertura della nuova stagione. Ecco di seguito il testo della missiva firmata da Maurizio Montagnani, Presidente CPA Regione Toscana, e Roberto Barbetti, Presidente CPA di Chianciano Terme.
“Sono passati ormai quasi tre settimane dall’apertura della stagione venatoria, che già si possono già trarre i primi risultati. Parliamo naturalmente dell’ATC Siena Sud 8. Qualche decennio fa, era il fiore all’occhiello d’Italia per quanto riguarda la nobile selvaggina stanziale. Ora invece è diventato forse il peggior Ambito Territoriale (ATC) d’Italia per queste specie. Ci ricordiamo ancora oggi, quando venivano fatti proprio su questo territorio i Campionati Europei per Setter e Pointer: adesso è diventato solo un bel ricordo di anni ormai troppo lontani”.
“Proprio quel territorio che oggi viene gestito male da chi la competenza di gestirlo. Chi ci vive può notare le due cause che da tempo hanno portato a questa situazione. In primo luogo un’agricoltura intensiva che non ha certamente aiutato a riprodursi al fagiano. Infatti, come notiamo tutti, nelle nostre campagne due giorni dopo il raccolto del grano viene arato tutto, così da non far trovare cibo e nascondigli alla selvaggina. A ciò si aggiunge il progressivo aumento di specie invasive antagoniste e opportuniste, che oramai sono padrone dei nostri territori. Molto spesso, infatti, nelle nostre strade e vicino alle nostre case troviamo volpi, cinghiali, caprioli e non per ultimo i lupi o loro ibridi. È evidente che questa situazione. non deve e potrà continuare”.
“Chiediamo agli enti preposti maggior rispetto verso tutte le tipologie di caccia, in particolare quella alla nobile selvaggina stanziale, che da troppi anni oramai non è più soddisfacente. Altre realtà sono migliore di quella dell’Atc Siena Sud 8: allora perché non prendere esempio? Perché chi gestisce questo ambito di caccia non ha ancora compreso questa problematica? Forse non interessa? Ci diano una spiegazione coloro che sono all’interno di questo comitato”.
“Il 31 agosto u.s. come Caccia Pesca Ambiente (CPA), ci siamo recati ufficialmente presso l’assessorato regionale, dove abbiamo incontrato il dottor Burresi e l’Assessore Saccardi, per proporre soluzioni a queste problematiche che da troppo tempo affliggono il nostro territorio; due pagine con 8 punti da realizzare concretamente: dai ripristini ambientali al prelievo delle specie antagoniste predatrici e opportuniste e altro, per dare nuovamente un minimo di speranza ai cacciatori che praticano questa tipologia di attività venatoria”.