Nutrizione, sport e salute: il 45% degli italiani è più attento all’alimentazione e il 74% all’attività fisica nel post-pandemia secondo una ricerca
Nel post-pandemia, gli italiani riscoprono l’importanza del benessere olistico e della salute, che passa attraverso una corretta alimentazione e l’attività fisica.
A tracciare il profilo delle nuove abitudini degli italiani in rapporto a salute e benessere olistico è una ricerca congiunta Kellogg-Ipsos, condotta su un campione di 1.000 persone, nella fascia di età compresa tra i 18 e i 60 anni, rappresentativo del territorio nazionale.
La ricerca evidenzia che un italiano su due, è più attento alla propria alimentazione e mangia più sano rispetto al periodo pre-covid, motivando la decisione soprattutto con “l’aver verificato che mangiare più sano mi fa sentire meglio, cioè aiuta il mio benessere” (37%). Ma molto rilevanti, nella rinnovata attenzione degli italiani verso un’alimentazione più sana, sono anche i fattori legati al contesto che abbiamo attraversato: il 29% degli intervistati dichiara infatti di aver iniziato a sperimentare un’alimentazione più sana durante il periodo di lockdown, e di aver poi continuato; il 27% dichiara di mangiare in casa più spesso di prima, e quindi riuscire a scegliere meglio cosa mangiare; il 25% lega l’alimentazione più sana al tempo che può dedicare alla cucina; il 22% ammette di aver sfruttato il tempo del lockdown per informarsi sui benefici di un’alimentazione più sana, e quindi di aver scelto di cambiare le proprie abitudini. Un trend che sembra riguardare anche i giovani, con il 30% che ammette di aver “riscoperto” la cucina casalinga e un’alimentazione più sana proprio durante il lockdown.
La colazione è un pasto fondamentale: il 97% degli intervistati non rinuncia alla colazione e, complice il maggior tempo dedicato a questo momento, ha cambiato le sue abitudini verso una colazione più nutriente e gustosa, composta da yogurt, cereali e frutta (37%).
Anche l’esercizio fisico è considerato essenziale per stare bene. Secondo la ricerca Kellogg-Ipsos, il 90% degli intervistati fa una qualche attività fisica. Il 74% ha dichiarato di aver continuato o aumentato il livello di attività fisica dopo il lockdown, motivato proprio dal voler recuperare dopo la sedentarietà forzata (30%) e il conseguente aumento di peso (26%), oppure incentivato dal maggior tempo a disposizione da dedicare all’attività fisica (27%). Percentuali che si alzano se si guarda alla singola attività nelle due settimane precedenti all’indagine: ben il 63% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di aver camminato all’aperto; il 32% ha fatto esercizi in casa mentre il 24% ha scelto la bicicletta; il 37%, invece, ha praticato uno sport, fatto attività in palestra o fatto yoga.
Ed è proprio in questo contesto che Kellogg lancia l’iniziativa “Primissimo Punto”, un progetto che, tra settembre e ottobre, punta a promuovere un benessere olistico che passa attraverso la creazione di impatto positivo per singoli e comunità. Kellogg si fa promotore dell’importanza del binomio nutrizione – attività fisica per il benessere fisico e psicologico dei singoli: grazie al coinvolgimento dei cestisti Gigi Datome e Giorgia Sottana, infatti, l’azienda condurrà un articolato programma di iniziative di sensibilizzazione sui propri canali digitali, sui canali di radio Deejay e Lega Basket Serie A, e un’attività di engagement in store in 8 punti vendita in tutto il paese.
Kellogg continua a contribuire alla creazione di benessere anche per le comunità: l’azienda ha invitato il campione Gigi Datome al “Breakfast Summer Camp” organizzato dal Comitato Croce Rossa di Bardolino Baldo Garda, in Veneto, per promuovere l’importanza di una corretta alimentazione e di una adeguata attività fisica tra i bambini partecipanti al campo. Il progetto “Breakfast Summer Camp”, realizzato da Kellogg e Croce Rossa Italiana per l’estate 2021, ha coinvolto circa 350 bambini – delle fasce di età 8-13 e 14-17 – appartenenti a famiglie in stato di necessità, in tutta Italia.
“La sedentarietà forzata a cui siamo stati costretti negli ultimi due anni è stata davvero una sfida per gli italiani. A risentirne è stato il nostro wellbeing fisico e psicologico: la sfera dell’attività fisica si è ridotta anche nelle sue espressioni più “routinarie” come le camminate. Per quanto riguarda l’alimentazione, su molti pazienti si è osservato un aumento della fame nervosa o di pasti non bilanciati, quindi la maggiore attenzione degli italiani al benessere inteso in modo olistico è un’ottima notizia – commenta la nutrizionista Manuela Mapelli. E’ fondamentale rendere chiara ai consumatori l’importanza del binomio nutrizione-sport per il wellbeing olistico dei singoli con progetti capaci di parlare in egual modo alle famiglie e ai più giovani.”