Obbligo di Green Pass al lavoro, la protesta dei portuali non si placa: i sindacati Fisi, Confsafi, Al-Cobas e Soa proclamano lo sciopero nazionale
Il sindacato di base Coordinamento lavoratori portuali di Trieste (Clpt), che ha annunciato il blocco delle operazioni portuali a oltranza se il governo non revocherà l’obbligo di green pass per i lavoratori, aderisce ufficialmente allo sciopero generale nazionale, dal 15 al 20 ottobre, proclamato dai sindacati Fisi, Confsafi, Al-Cobas e Soa.
Nei porti di Trieste e Monfalcone (Gorizia), prosegue la nota del Clpt, lo sciopero si svolgerà: per i lavoratori giornalieri o con orario spezzato, per l’intero orario di lavoro dal 15 alla mezzanotte del 20 ottobre; per i lavoratori a turni, dal primo turno del 15 ottobre fino alla fine dell’ultimo turno iniziato il 20 ottobre.
Il prefetto interviene sulla precettazione dei portuali
“La precettazione non si può applicare, non abbiamo chi precettare perché questo non è uno sciopero. Sarà solo una protesta”. Lo fa sapere alla Dire il prefetto di Trieste, Valerio Valenti, commentando lo sciopero della Fisi, cui aderisce il Coordinamento lavoratori portuali di Trieste (Clpt), dal 15 al 20 ottobre, contro l’applicazione del green pass nei luoghi di lavoro, e che rischia di bloccare lo scalo giuliano.
Sciopero, quello della Fisi, che intanto è stato proclamato illegittimo dalla Commissione nazionale per il diritto allo sciopero, fa sapere Valenti alla Dire (www.dire.it), quindi non può più considerarsi tale. Lo stesso Clpt ha tuttavia cercato di aggirare la bocciatura dello sciopero, comunicato l’adesione a un altro, stessi tempi e stesse modalità, ma convocato a livello nazionale dalle sigle Al-Cobas e Soa.
“Garantire l’ordine pubblico e il diritto a manifestare pacificamente, ed evitare che succedano disordini, visto che la partecipazione a quanto pare sarà notevole. Questo può fare la Prefettura”, aggiunge Valenti, annunciando che sono in arrivo I rinforzi per le forze dell’ordine chieste per l’evento di domani. Forze dell’ordine tuttavia anch’esse soggette all’obbligo di green pass da domani, cosa che rischia di diradare l’organico disponibile per il servizio. “E’ vero, il green pass vale anche per loro. Faremo con le forze che abbiamo”, conclude il prefetto.