Disponibile in libreria “Milano Globale”, catalogo delle opere e guida al percorso del MUDEC – Museo delle Culture di Milano
Edito da 24 ORE Cultura, è in libreria “Milano Globale. Il mondo visto da qui”, catalogo delle opere e guida al percorso del MUDEC – Museo delle Culture di Milano: un viaggio a partire dal XVI secolo arrivando fino alla contemporaneità per scoprire la collezione del museo attraverso le sale del nuovo allestimento che riflette sul tema della globalizzazione visto sotto la lente milanese.
Il volume si apre con i saggi di Anna Maria Montaldo e Carolina Orsini, rispettivamente Direttrice e Conservatrice del MUDEC di Milano, che indagano le ragioni che hanno portato al nuovo allestimento della collezione permanente. A sette anni dalla sua inaugurazione, il MUDEC rinnova radicalmente il percorso espositivo con una selezione di opere – articolata in cinque sale – che testimonia gli scambi tra Milano, considerata la città più “internazionale” d’Italia, ed Europa, Asia, Africa e Americhe.
Attraverso saggi, focus tematici e schede delle opere in mostra, corredate da un ricco apparato iconografico, il catalogo esplora le connessioni tra comunità e territorio e permette al lettore di riflettere su temi complessi come lo sfruttamento globale delle risorse, l’avvento della società dei consumi, gli imperialismi, i colonialismi e le migrazioni, per costruire un futuro di dialogo e di attenzione verso la diversità del pianeta e delle sue risorse.
Partendo dalle opere esposte in mostra, il volume si divide in cinque sezioni, una per ogni sala espositiva: dai viaggi dei primi mercanti italiani passando per il passato coloniale, giungendo fino ad oggi, con installazioni originali realizzate appositamente per questa occasione.
Il primo capitolo – Milano nel mondo spagnolo – approfondisce i traffici della città, sotto la dominazione spagnola, con l’America, che consentono l’arrivo di oggetti extraeuropei che entrano a far parte di collezioni cittadine all’avanguardia, come quelle Visconti Borromeo, Ardemanio, Landi, Monti e Settala. Ma non solo, l’argento e l’oro americani prendono anche la forma di beni di lusso per i quali Milano diventerà famosa.
Nella seconda sezione – La nuova dimensione globale del continente asiatico – viene analizzata la prima età della globalizzazione, che va dalla seconda metà del Quattrocento alla fine del Settecento, e che vede l’Asia come protagonista della manifattura mondiale, i cui prodotti viaggiano in tutto il mondo grazie al ruolo delle Compagnie delle Indie.
Il filo narrativo, nella terza sezione intitolata La corsa all’Africa, subisce una svolta di carattere militare finalizzata al controllo e possesso di sempre più vasti territori non industrializzati.
È dunque soprattutto in Africa che si concentrano le mire coloniali. Gli oggetti selezionati guidano i lettori in una storia fatta di scontri, incontri e appropriazioni che porteranno alla creazione di una cultura materiale originale e innovativa.
A chiudere il catalogo le ultime due sezioni – intitolate Verso la città multiculturale e Afrodiscendenti nella Milano globale – che raccontano una Milano globale e multiculturale figlia del fenomeno delle migrazioni volontarie, sia dal sud Italia che dall’estero. In particolare l’ultimo capitolo esplora il senso dell’essere milanesi e italiani per le persone afrodiscendenti: artisti, stilisti, musicisti, videomaker, scrittori e influencer sono stati invitati a partecipare attivamente, attraverso workshop e discussioni in presenza e da remoto, all’ideazione e all’allestimento dell’ultima sala.