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Francesco Facchinetti accusa: aggredito da Conor McGregor

Gossip, lo sfogo di Francesco Facchinetti su Instagram: “Conor McGregor mi ha dato un pugno in faccia senza motivo”.

Lo sfogo di Francesco Facchinetti su Instagram: “Conor McGregor mi ha dato un pugno in faccia senza motivo”

Lo sfogo di Francesco Facchinetti su Instagram: “Conor McGregor mi ha dato un pugno in faccia senza motivo”

“Sono stato aggredito alle 2.30 di questa notte da Conor McGregor, che mi ha tirato un pugno e mi ha spaccato il labbro e il naso“. Inizia così il racconto di Francesco Facchinetti, che tramite alcune storie Instagram denuncia l’aggressione subita dal campione americano di MMA, a Roma da alcuni giorni per il battesimo del figlio in Vaticano.

“È una persona veramente violenta e pericolosa. Questo pugno poteva benissimo andare anche a mia moglie che era lì con me o ad altre ragazze e amiche presenti. Per questo ho deciso di denunciarlo”, prosegue Facchinetti. Secondo il conduttore, l’aggressione è arrivata con “un pugno in faccia da venti centimetri senza un motivo, senza una spiegazione. Il cervello gli è andato a nero, ero io davanti a lui e ha preso me. Di fronte a dieci testimoni, senza motivazione. Ci eravamo divertiti insieme, abbiamo parlato per due ore, ha riso, ha chiacchierato di tutto con me: è follia”.

Facchinetti e McGregor avevano passato la serata all’Hotel St. Regis di Roma, e il conduttore tira in ballo proprio la struttura ricettiva: “Sono curioso se l’hotel, che sicuramente avrà tutti i filmati di quello che è accaduto, avrà il coraggio di fare vedere cosa ha fatto e come si è comportato McGregor nelle due ore in cui siamo stati insieme, compresa l’aggressione”.

Se l’episodio non ha avuto conseguenze peggiori, spiega il figlio del cantante dei Pooh Roby Facchinetti, è stato solo perché “per fortuna ci sono stati i suoi amici che lo hanno fermato perché lui sarebbe andato avanti a picchiarmi senza una ragione“. Il motivo della denuncia, per cui il conduttore spiega di confidare “nelle autorità e nella legge italiana”, è semplice: “McGregor va fermato perché è pericoloso per gli altri. È recidivod, spero che questa sia la volta buona che la paghi. Ora ho capito perché aveva venti guardie del corpo: non per difendere lui dagli altri, ma per difendere gli altri da lui“.

Facchinetti ci tiene però a precisare che la violenza subita non ha a che fare con la professione di McGregor: “La cosa che mi rattrista di più, oltre al fatto di essere stato uno dei fan di Conor della prima ora, è che i veri fighter non si comportano così. Sanno di avere delle armi al posto delle mani e di certo non si mettono a prendere a pugni il primo a caso che si trovano davanti. Grazie a tutti i fighter che mi stanno scrivendo – prosegue Facchinetti – Questo è un gesto da condannare. Ho avuto la fortuna di lavorare in America con grandi campioni come Anderson Silva e oggi ho capito che il signor McGregor non fa parte di questi. Un campione non tira un pugno fuori dal ring, un campione non si riduce come ho visto ridotto lui questa notte. Mi fa pena, ha tutto ma non ha nulla. Che delusione, avrà anche 50 milioni di follower, soldi e potere ma a me non interessa, andrò dritto fino alla fine”.

Il campione di MMA, che ieri come spiega la Dire (www.dire.it) aveva incontrato anche il tecnico della Roma José Mourinho, viene definito da Francesco Facchinetti “un bullo della peggior specie. In tanti mi scrivono se ho paura perché lui è ricchissimo e potentissimo. La risposta è semplice: no, non ho paura. Potevo starmene zitto e non dire niente a nessuno. Se McGregor tira un pugno a una persona che non è un fighter, ecco cosa può succedere. Fortunatamente mi è andata bene. Poteva esserci una donna, mia moglie: è follia. Se non sai gestirti, se esageri e non sei in grado di fermarti, non devi uscire di casa. Quest’uomo è un arma, va fermato prima possibile perché la prossima volta può finire male. Per fortuna non sono andato a terra, non ho sbattuto la testa sul tavolo. Mi è andata bene. Ma al prossimo cosa succederà? Lui non è in grado di vivere in una società civilizzata“, conclude il conduttore.

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