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Xanthoria parietina: il lichene che sopravvive nello spazio

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La Xanthoria parietina è una specie di lichene molto comune e diffusa in tutto il mondo: secondo un nuovo studio è resistente all’irraggiamento spaziale da ultravioletti

Dopo Deinococcus radioduransil batterio super resistente conosciuto con l’alias di Conan il batterio, e Hypsibius dujardini, il tardigrado duro a morire, la hall of fame dei super-organismi potrebbe avere una new entry. Il suo nome è Xanthoria parietina. È un lichene. E stando ai risultati di uno studio presentato al Congresso europeo di scienze planetarie 2021 (Epsc), già sottoposto per la pubblicazione alla rivista Astrobiology, è un campione di sopravvivenza in condizione estreme: con tutte – o quasi – le carte in regola per entrare nel prestigioso club.

L’INAF ha raggiunto il primo autore dello studio, lo studente del corso di laurea magistrale in biologia ambientale dell’Università di Firenze Christian Lorenz, che ha valutato la sopravvivenza di questo organismo in condizioni spaziali simulate lavorando insieme al gruppo di ricerca di John Robert Brucato, responsabile del Laboratorio di astrobiologia dell’Inaf di Arcetri (Firenze), e ai ricercatori dell’Università di Siena.

Interessato a tutte le discipline scientifiche e alla divulgazione, durante la laurea triennale in scienze naturali all’Università di Firenze ha seguito il corso di astrobiologia tenuto da Brucato, grazie al quale è nata la sua passione per la materia, divenuta oggi uno dei suoi principali interessi di studio. Sul suo sito web scrive: “Attraverso quello che faccio, vorrei davvero coinvolgere più persone nel campo della ricerca e nelle questioni ambientali”.

LEGGI L’INTERVISTA SUL SITO INAF

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