Netflix ha acquisito la Roald Dahl Company: Taika Waititi e Phil Johnston sono già al lavoro su una serie basata sul mondo de “La Fabbrica di cioccolato”
Netflix ha acquisito la Roald Dahl Story Company (RDSC). Questa unione si fonda sulla collaborazione iniziata tre anni fa con la costruzione di una offerta di serie tv d’animazione.
Il regista e sceneggiatore premio Oscar Taika Waititi e il candidato all’Oscar Phil Johnston (“Ralph spaccatutto”) sono al lavoro su una serie basata sul mondo e sui personaggi de “La Fabbrica di cioccolato” e Waititi sta anche sviluppando un’altra serie con un inedito punto di vista sugli Umpa Lumpa.
“Inoltre – si legge su una nota di Netflix – stiamo lavorando con Sony e Working Title su un adattamento di Matilda il Musical, la produzione della Royal Shakespeare Company vincitrice di numerosi premi (Tony Awards, Oliver Awards), per la regia di Matthew Warchus, sceneggiatura di Dennis Kelly, musiche originali di Tim Minchin, e con Emma Thompson e Lashana Lynch.
Questi progetti ci hanno aperto gli occhi verso la possibilità di un’impresa ancora più ambiziosa: creare un universo unico tra film e serie di animazione e live action, editoria, videogiochi, esperienze immersive, teatro, consumer product e molto altro. I libri di Roald Dahl – prosegue il colosso dello streaming – sono stati tradotti in 63 lingue e hanno venduto oltre 300 milioni di copie in tutto il mondo, e personaggi come Matilda, il GGG (Grande Gigante Gentile), Furbo, il signor Volpe, Willy Wonka e gli Sporcelli hanno divertito generazioni di bambini e adulti. Queste storie e i loro messaggi sulla forza e sulle possibilità dei giovani non sono mai stati più attuali”.
Netflix, spiega la Dire (www.dire.it), poi conclude: “Guardando al futuro, siamo entusiasti di continuare a coltivare le strette relazioni professionali che RDSC ha stabilito con i partner attuali – detentori di diritti, partner per il publishing, il teatro e l’intrattenimento – e molti altri, per proteggere e accrescere la grande eredità di queste amate storie”.