Un biscotto per combattere i cambiamenti climatici: nasce a Bologna il frollino eco-sostenibile grazie all’Università e Alce Nero
La lotta ai cambiamenti climatici a quanto pare passa anche dal fare colazione. È l’esperimento condotto dal Dipartimento di Agraria dell’Alma Mater di Bologna insieme ad Alce Nero, con un progetto finanziato dal programma europeo ‘Life’, a cui hanno partecipato anche il Comune di Cento e Kilowatt. Si tratta in sostanza di un biscotto eco-sostenibile, un frollino biologico fatto con miglio e sorgo (e gocce di cioccolato), due piante coltivate anticamente in Emilia-Romagna e oggi usate per lo più come alimento per animali (ad esempio il becchime per gli uccelli), individuate però come soluzione per ridurre l’impatto climatico sulle attività agricole in particolare della Valle del Po, ma anche più in generale in Italia e in Europa.
Si tratta di “colture cammello“, le definisce Giovanni Dinelli, ordinario di Agraria e coordinatore del progetto, ossia piante che hanno bisogno di meno acqua e più resistenti a climi aridi e secchi. L’idea nasce infatti dalla necessità di sostituire il mais, perché “per i problemi climatici la sua coltivazione in Pianura Padana è diventata un incubo”. Oltre al ridotto impatto ambientale, miglio e sorgo sono privi di glutine e ricchi di vitamine, fibre, calcio, magnesio, fosforo, potassio, zinco, ferro e rame, con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, utili contro glicemia e colesterolo.
Dopo un primo test su un campione di consumatori, i frollini sono stati distribuiti per un intero anno scolastico in cinque scuole materne del Comune di Cento, per un totale di circa 200 bambini coinvolti, per i quali l’azienda che fornisce i pasti ha studiato anche altre pietanze e snack a base di sorgo e miglio (con tanto di scuola di cucina per i cuochi alle prese con nuovi menù). “Ai bambini i biscotti sono piaciuti molto”, assicura Dinelli. Ed Erika Marrone, direttrice qualità di Alce Nero, aggiunge: “La messa a punto della ricetta è stata impegnativa, ma il risultato finale è molto buono”. Il biscotto eco-sostenibile ora è dunque pronto per finire sugli scaffali della grande distribuzione.
“Senza fare un po’ di soldi, anche con un modello di business attento all’ambiente, non si va avanti”, afferma Angelo Salsi, capo unità del progetto ‘Life’. Alla realizzazione del frollino, spiega la Dire (www.dire.it), hanno partecipato anche tre aziende agricole di Bologna e Ravenna, che hanno coltivato miglio e sorgo con valori di produzione che “vanno oltre il biologico” sotto il profilo dell’impatto ambientale, segnala ancora Dinelli. L’agricoltura, del resto, “produce oggi il 25% dei gas serra, di cui l’80% legato alla produzione della carne– continua l’agronomo- questo non vuol dire diventare tutti vegani, ma consumare meno carne e scegliere prodotti a basso impatto“.