La Carinzia è la nuova Silicon Valley delle Alpi


Carinzia, strong innovator in Europa e nuova Silicon Valley delle Alpi: 2.9 punti del PIL investiti in ricerca e innovazione

La Carinzia è la nuova Silicon Valley delle Alpi

Quando diciamo Carinzia probabilmente la prima cosa a cui pensiamo è la rigogliosa natura, i laghi verdi smeraldo e le montagne da esplorare in tutte le stagioni dell’anno. Una meta turistica affermata, perfetta per chi cerca una fuga rilassante e uno stile di vita slow. Ma questa è solo una delle tante “facce” della Carinzia. Infatti, da diversi anni la politica territoriale del Bundesland più meridionale dell’Austria si adopera per rompere con l’immagine tradizionale della regione turistica e agricola, per affermarla come un luogo innovativo ad alta tecnologia. Un lavoro che ha fatto guadagnare alla Carinzia un nuovo posto nella mente e nella vita delle persone – in particolare degli investitori – strettamente legato alla carriera e allo sviluppo. Infatti, i circa 560.000 carinziani vivono principalmente di produzione industriale e di un’economia innovativa.

Qui, nel centro d’Europa, al confine con Italia e Slovenia, economia e scienza trovano le migliori condizioni per la ricerca e l’applicazione ai massimi livelli, soprattutto grazie alla presenza di parchi tecnologici d’avanguardia appositamente creati, come il Klagenfurt Lakeside Park e il Parco Tecnologico di Villach. Oltre 70 mila metri quadri di superfici dedicate alla ricerca e allo sviluppo che già ospitano più di un centinaio di aziende con oltre 2.000 persone impiegate. Solo nell’ultimo anno si sono insediate 12 nuove aziende, che in Carinzia hanno trovato terreno fertile per lavorare sulle tecnologie del domani. Parliamo di realtà come Dynatrace, fornitore leader mondiale di software intelligence, che ha preferito l’ambiente del Lakeside Park di Klagenfurt per sviluppare i suoi software basati sull’intelligenza artificiale, ma anche di giovani ricercatrici come la pakistana Samira Hayat, che sempre qui ha scelto di proseguire i suoi studi sui droni grazie alla presenza della più grande sala droni indoor d’Europa.

Il modello vincente della Silicon Valley delle Alpi

Il modello vincente è quello della Smart Specialization, la sinergia tra aziende, centri per la ricerca, formazione e persone. La formula del successo dell’avanzata tecnologica della Carinzia è proprio la connessione e cooperazione tra parchi tecnologici, laboratori, hub, istituzioni educative aziende: non è un caso che il Lakeside Park sorga accanto all’Università di Klagenfurt e che l’High Tech Campus di Villach sia stato costruito attorno alla locale università di scienze applicate. In questi due punti nevralgici per la tecnologia, hanno preso vita ecosistemi che combinano il know-how della ricerca, dell’istruzione e delle aziende per formare un triangolo della conoscenza, una base ideale per le innovazioni.

Nuove opportunità

Negli ultimi anni la Carinzia ha registrato un forte sviluppo nel settore della tecnologia, dell’innovazione e della ricerca, con una percentuale di investimento pari al 2,9% del PIL. La regione austriaca a confine con l’Italia ospita eccellenti cluster tecnologici in un vivace panorama di ricerca, soprattutto nella micro elettronica e nella information e communication technology. A Klagenfurt, oltre all’università, troviamo il Joanneum Research Robotics, specializzato in robotica, il centro di innovazione Fraunhofer KI4LIFE con un focus sulla digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, una filiale dell’Istituto austriaco per la tecnologia (AIT) specializzata in sicurezza informatica, ma anche il laboratorio 5G Playground Carinthia, per la ricerca e lo sviluppo di applicazioni, prodotti, processi e applicazioni 5G. Entro la fine del 2021 il Lakeside Science & Technology Park verrà ampliato con altri 9.000 mq di superficie destinata all’innovazione e alla ricerca, oltre a un parcheggio multipiano. In totale, altri 30 milioni di euro saranno investiti nell’espansione, creando spazio per aziende innovative e orientate alla tecnologia, start-up, scale-up e istituti di ricerca.

A Villach, il campus internazionale VISTA ospita il Silicon Alps Cluster, il laboratorio di ricerca di Silicon Austria Labs, e l’Università di scienze applicate Fachhochschule Kärnten. Qui, tra gli investimenti più importanti a calendario, c’è la realizzazione di una delle camere bianche più grandi dell’Austria. La struttura, grande 3.000 metri quadri per un investimento di 14 milioni di euro, verrà destinata ai Silicon Austria Labs (SAL) e rappresenterà l’avanguardia nella ricerca nel campo della micro e nanoelettronica. Nella struttura, che darà lavoro a 160 ricercatori entro il 2023, verranno investiti 112 milioni di euro.

Uno scenario già molto avanzato dal punto di vista delle strutture che continua ad espandersi e svilupparsi per essere sempre più competitivo. Merito anche delle aziende e multinazionali già operanti in questi siti – come la tedesca Infineon Technologies AG, le americane Lam Research e Flextronics International o l’austriaca KapschTrafficCom – che, insieme a numerose piccole e medie imprese della regione, svolgono un’intensa attività di ricerca, scrivendo nuove pagine d’innovazione in settori quali elettronica, microelettronica, meccatronica e ingegneria medica.

Un ecosistema virtuoso che ha permesso alla Carinzia di ritagliarsi un posto tra gli “strong innovator” d’Europa, e che rappresenta oggi uno dei poli tecnologici più attrattivi anche grazie al bonus ricerca del 14% e a contributi fino al 50% per investimenti nel settore R&S.