In libreria “Fotografia”, il volume che ripercorre nascita ed evoluzione della fotografia dai primi dagherrotipi alle più recenti sperimentazioni contemporanee
La fotografia è stata definita un’arte democratica, perché è una tecnologia alla portata di tutti. Ma, al giorno d’oggi, avere una fotocamera a disposizione fa di ciascuno di noi un fotografo? Disponibile in libreria “Fotografia”, il nuovo volume della collana Art Essentials edito da 24 ORE Cultura che ripercorre la nascita e l’evoluzione del mezzo fotografico, dai primi dagherrotipi alle più recenti sperimentazioni digitali, rivelandone la natura eclettica, le molteplici forme e l’impatto sulla storia dell’arte e della cultura.
Attraverso l’analisi di alcune tra le migliori opere realizzate non solo dai grandi protagonisti della fotografia ma anche da autori poco conosciuti o addirittura dimenticati, David Bate – fotografo e saggista noto per i suoi scritti critici sul tema – ripercorre cronologicamente la storia di questo linguaggio artistico, soffermandosi sulle correnti stilistiche che si sono succedute dalla prima metà del XIX secolo ad oggi.
Il volume si apre con i primi esperimenti compiuti dai pionieri della fotografia, tra cui Joseph Nicéphore Niépce, Louis-Jacques-Mandé Daguerre e William Henry Fox Talbot: chimici che si cimentavano in complesse formule, calcolavano i tempi di esposizione, valutavano le condizioni della luce e la composizione delle immagini. Prosegue poi con il Pittorialismo, uno dei primi movimenti artistici legato alla fotografia; e con le continue sperimentazioni delle avanguardie dei primi decenni del Novecento, tra cui il Costruttivismo russo e il Surrealismo francese.
E poi ancora la fotografia “umanista” del dopoguerra di Henri Cartier-Bresson e la nascita della fotografia istantanea grazie all’avvento della Polaroid, fino ad arrivare al movimento concettuale e postmoderno.
A chiudere il percorso, la fotografia contemporanea, che vede una molteplicità di approcci e tendenze, e nuove tecnologie che espandono il concetto tradizionale di immagine.
Insieme all’approfondimento di autori e fotografie, l’autore propone per ogni capitolo suggerimenti bibliografici essenziali per comprendere al meglio i principali argomenti trattati nel volume, nonché riferimenti ad importanti mostre che hanno segnato un cambiamento di prospettiva, valori e approccio nel mondo della fotografia e dell’arte in generale.
Nelle pagine del libro viene dato ampio spazio a fotografi che, con i loro scatti, hanno dato un volto a minoranze e comunità spesso emarginate. James Van Der Zee (1886-1983), ad esempio, è stato uno dei fotografi più importanti a operare all’inizio del XX secolo nel quartiere afroamericano newyorkese di Harlem. Le sue immagini sono una formidabile testimonianza della vita e degli amori della sua comunità. Claude Cahun (1894-1954) è stata, invece, una fotografa d’avanguardia vicina ai surrealisti, che preferì abbandonare il suo vero nome, Lucy, per adottarne uno di genere neutro: nelle sue opere si nota spesso una tendenza a smantellare le categorie di genere, evitandole o analizzandole. O ancora Nan Goldin (1954), riconosciuta come una maestra della fotografia a colori e icona per donne e artisti LGBTQ. Sempre provocatoria, Goldin nella sua opera più celebre, La ballata della dipendenza sessuale, documenta la vita di una cerchia di amici e familiari nel mondo della “sottocultura” newyorkese fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta.
Bate si discosta anche da un racconto di stampo euro-americano e include opere che hanno avuto un profondo impatto in ogni parte del mondo, come quelle di Tsuneko Sasamoto (1914), prima fotogiornalista del Giappone, dei coniugi Mu Chen e Shao Yinong (1961 e 1970) che fotografano spazi sociali in Cina risalenti all’epoca della Rivoluzione culturale degli anni Sessanta e di Farah Al Qasimi (1991) che documenta i nuovi scenari culturali dei Paesi arabi.
A cura di
Davide Bate – fotografo e saggista, ampiamente noto per le sue numerose pubblicazioni internazionali di scritti critici sulla storia e la teoria della fotografia e delle opere d’arte visive sperimentali. Insegna all’University of Westminster di Londra. Le sue fotografie sono state esposte in Europa e in Nord America.
Art Essentials
Dedicati a tutti gli amanti dell’arte, i volumi della collana Art Essentials offrono un’introduzione di prim’ordine alle idee, ai personaggi e alle opere della storia dell’arte che più hanno influenzato il nostro modo di vedere il mondo. Della stessa collana editi da 24 ORE Cultura anche “50 momenti che cambiarono l’arte” di Lee Cheshire, “Le donne dell’arte” di Flavia Frigeri, “L’autoritratto” a cura di Natalie Rudd, “Capire l’arte” a cura di Janetta Rebold Benton e “I simboli dell’arte” di Matthew Wilson.